CSA: Dopo la stabilizzazione si pensi al full-time

Trasformazione dei Contratti individuali di lavoro e ora bisogna pensare al personale A.S.U.

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
13 Marzo 2023 15:00
CSA: Dopo la stabilizzazione si pensi al full-time

La settimana scorsa che si è conclusa ieri, domenica 12.03.2023, è stata una settimana storica, in particolare la giornata di venerdì 10.03.2023, poiché si è messa la parola fine, dopo decenni, al precariato nel Comune di Castelvetrano con la firma di 226 contratti individuali di lavoro a tempo indeterminato.

La gioia e la festa che ne è conseguita tra quei lavoratori è stata tanto commovente quanto indescrivibile !!!

Soddisfazione per quanto conseguito è stata espressa sia dall’A.C., dal Consiglio Comunale in tutte le sue espressioni politiche, dai sindacati e da tanti lavoratori, anche pubblicamente, attraverso gli Organi di Stampa fino a ieri, domenica 12.03.2023 con la trasmissione radiofonica di Radio Castelvetrano, a cui il sottoscritto ha avuto il piacere di partecipare insieme al Sindaco Enzo Alfano.

Va bene così!!!

Ma oggi è lunedì 13.03.2023 ed è un altro giorno.

Ricomincia un’altra settimana, si gira pagina e si guarda avanti.

La festa è finita e si ricomincia a lavorare sindacalmente dal punto in cui siamo arrivati.

Come da più parti è stato ribadito la stabilizzazione, per questi lavoratori, non è un punto di arrivo bensì un punto, solido, molto solido, di partenza.

Infatti il Sindaco ora può dire, calcolando anche il personale storico a tempo indeterminato, di avere quasi 300 dipendenti che daranno, se ben gestiti e valorizzati, ottimi servizi alla cittadinanza.

E non si tratta solo di formazione e/o riqualificazione. Infatti il punto nodale della questione è che 222 di questi lavoratori, precari storici, sono a part-time, quasi tutti a 24 ore di lavoro settimanale, mentre tre unità sono solo a 18 ore.

Ed è da questa situazione che dobbiamo ripartire nel nostro ragionamento.

Queste persone possono dare di più in termini di servizi ai cittadini e di impegno personale dentro gli uffici se adeguatamente motivati e gratificati. Il mezzo è uno solo. Aumentare loro le ore di lavoro settimanale attraverso la trsformazione dei contratti individuali. Infatti molti di loro a seconda delle qualifiche e del carico familiare, percepiscono intorno a novecento euro, che per un monoreddito significa disperazione.

Se poi si pensa che questi LAVORATORI guadagnano meno di alcuni percettori di reddito di cittadinanza, l’indignazione è legittima.

Nella gradevole trasmissione radiofonica di domenica mattina per la verità il Sindaco, in linea di principio, si è reso disponibile all’idea dell’aumento delle ore ma l’ha legata all’aumento delle entrate fiscali del Comune. Inoltre altra proposta venuta fuori, in quella trasmissione, è la necessità di avere di nuovo nel Comune le figure Dirigenziali.

Orbene il combinato disposto di questi due concetti, buttati là, in via incidentali, non solo non ci trova d’accordo, ma lo riteniamo devastante nei riguardi delle legittime aspirazioni di tutti quei lavoratori che aspirano al full-time.

Anche solo un paio di Dirigenti inciderebbero sulla spesa del personale di qualche centinaio di migliaia di euro, la qualcosa oltre a far saltare gli equilibri di bilancio rischierebbe di infrangere tutti quei parametri imposti dalla normativa vigente in tema di finanza pubblica e di spesa per il personale.

Ma forse che fino a questo momento i Responsabili delle Direzioni, tutte Posizioni Organizzative, non hanno mandato avanti la baracca ???

E’ strettamente necessario delapidare queste somme che provengono dalle tasse dei contribuenti???

E’ necessario, come tutti i radioascoltatori avranno sentito dalla bocca del Sindaco, che i lavoratori part-time, per raggiungere il loro agognato full-time, si devono adoperare per aumentare le entrate fiscali del Comune (quasi fossero tutti agenti e/o ispettori tributari) mettendo le categorie dei lavoratori in contrapposizione a quella dei contribuenti ?? Ciò è PAZZESCO oltre che INACCETTABILE.

Al contrario dobbiamo invece dire che con la loro stabilizzazione le capacità assunzionali del Comune sono aumentate, che questi lavoratori fino al 2038 non pesano per le 24 ore di lavoro settimanali sulle casse del Comune, perché finanziati dalla Regione. Quindi con le risorse economiche rimaste in cassa, per i numerosissimi pensionamenti verificatesi negli ultimi anni a seguito della c.d. quota 100, si possono integrare, anche in modo parziale, le ore a questi lavoratori (in maniera omogenea e uguale per tutti) invece di assumere, dall’esterno e/o dall’interno, figure Dirigenziali, la qualcosa tra l’altro, in ipotesi, forse, si potrebbe prestare a facili strumentalizzazioni politiche da parte di qualcuno, visto che ci troviamo a circa un anno dalle prossime elezioni Amministrative.

Per concludere, per non essere eccessivamente prolisso, un pensiero va rivolto anche ai 49 lavoratori A.S.U. che, nel tempo, anche loro aspirano legittimamente alla stabilizzazione.

Stabilizzazione che per 5 anni sarebbe anche questa eterofinanziata.

Tra l’altro alcuni di loro, su base volontaria, potrebbero essere impiegati nella cura del verde pubblico, venendo a risolvere un altro annoso problema.

CSA Regioni Autonomie Locali

Coordinamento Provinciale di Trapani

Via Pedone, 31 -91016- Erice

Comunicato stampa

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