A proposito della paventata perdita dell’autonomia scolastica e relativo smembramento del 2°Circolo Didattico Giuseppe Di Matteo non si può non ricordare la triste vicenda che ha riguardato l’Ospedale della nostra Città.
Anche lì i criteri di riferimento apparentemente sono stati quelli della logica di riorganizzazione e dimensionamento per offrire alla Comunità migliori servizi. Almeno i criteri ufficiali, che però hanno prodotto il risultato che è sotto gli occhi di tutti.
Scuola e Sanità sono oggetto purtroppo di questi “dimensionamenti”.
Torniamo alla SCUOLA. Conosciamo bene il piano di razionalizzazione e dimensionamento e sappiamo quali sono i criteri di riferimento, che dovrebbero sempre garantire la migliore qualità dei servizi per gli utenti.
Per quanto riguarda l’autonomia del 2° Circolo Didattico Giuseppe Di Matteo, autonomia richiesta dal Sindaco, in accordo con le Dirigenti delle Scuole del primo ciclo di istruzione,tralasciamo, ma solo parzialmente, la motivazione della Intitolazione della Scuola.
Diciamo parzialmente perché la stessa ha un valore che non può non essere considerato. A parte la valenza, l’ubicazione, il momento storico di riferimento, la Scuola ha svolto negli anni un intenso lavoro sulle tematiche della legalità che hanno avuto dei riconoscimenti NAZIONALI di assoluto rilievo. Un segnale importantissimo.
E questo non certo perché le altre Scuole non rappresentano presidi di legalità, quanto per il lavoro necessario che questo territorio e il quartiere in cui insiste il 2° Circolo Didattico richiedevano.
Ci siamo distinti, come avviene in ogni settore diverso, e senza voler sminuire il lavoro di altri.
Laddove l’Assessore regionale all’istruzione e alla formazione professionale ritiene di non poter fare eccezione sul mantenimentodell’autonomia scolastica del 2° Circolo Didattico, come in altri contesti sta avvenendo e con numeri anche inferiori ai nostri (provincia di Palermo e Catania), veniamo al tema dellaverticalizzazione.
La proposta di verticalizzazione del 2° Circolo Didattico in Istituto comprensivo Giuseppe Di Matteo è stata avanzata dal Sindaco, sempre in condivisione con le Dirigenti della Scuole del primo ciclo di istruzione, in subordine alla suddetta proposta; essaè rispondente ai criteri di cui al Decreto Assessoriale regionale n. 1543 art.1 lett. b del 02-08-2023, ed è perfettamente realizzabile, in quanto a Castelvetrano, a differenza di altre città della provincia di Trapani, esistono 2 Scuole secondarie di primo gradoafferenti allo stesso Istituto comprensivo, situazione anomalasoltanto castelvetranese che la verticalizzazione sanerebbe con l’assegnazione di una delle 2 Scuole secondarie di primo grado al 2°Circolo Giuseppe Di Matteo e di un Plesso del 2° Circolo didattico Giuseppe Di Matteo all’Istituto comprensivo Radice-Pappalardo per compensazione.
La proposta è stata fatta non al solo scopo di garantire il nome, ma allo scopo specifico di consentire una adeguata e completa gestione del curricolo verticale e di assicurare la qualità del servizio scolastico.
Il 2° Circolo Didattico Giuseppe Di Matteo, con laverticalizzazione in Istituto comprensivo, manterrebbel’autonomia e l’intitolazione, garantendo ai bambini migliori servizi.
Esattamente quello che l’Assessore regionale all’istruzione e alla formazione professionale dice di voler garantire in termini di servizi migliori con lo smembramento/accorpamento, vanificando gli sforzi che la Comunità scolastica ha fatto per rispondere alle esigenze del territorio in cui insiste, senza aver preso in considerazione le proposte formulate dal Sindaco e dalla Conferenza provinciale, che, nel rispetto delle Disposizioni ministeriali e tenendo conto della peculiarità della Scuola, ne hanno proposto il mantenimento dell’autonomia, così come avverrà per alcuni Circoli didattici di altre città siciliane.
Una domanda sorge spontanea.
Una Scuola perde l’autonomia, viene smembrata, con i Plessi che vengono assegnati parte ad un Istituto comprensivo e parte ad altro Istituto comprensivo. I 2 Istituti, che si troverebbero ad avere una popolazione scolastica di 1300/1400 alunni, distribuita in numerosi plessi, con conseguente notevole ed inevitabileappesantimento in termini di organizzazione e gestione didattico-amministrativa, garantirebbero i servizi agli utenti meglio di quanto sia possibile garantirli da parte di 3 Istituti comprensivi, verticalizzando il 2° Circolo Didattico in Istituto comprensivo?
Lasciamo la risposta ai genitori, agli alunni, alla comunità scolastica e ai cittadini di Castelvetrano, se ancora una volta subiranno gli effetti di riorganizzazioni e di dimensionamenti che impoveriscono il tessuto sociale e abbassano la qualità dei servizi.
Invitiamo, pertanto, l’Assessore regionale ad accogliere la proposta di verticalizzazione del Circolo Didattico Giuseppe Di Matteo in Istituto comprensivo.
Personale scolastico 2° Circolo Didattico Giuseppe Di Matteo