Carabinieri sottopongono a fermo di indiziato di delitto uno degli autori della rapina messa a segno alla banca Monte Paschi di Siena.

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
11 Aprile 2016 12:05
Carabinieri sottopongono a fermo di indiziato di delitto uno degli autori della rapina messa a segno alla banca Monte Paschi di Siena.

Castelvetrano. È durata quasi un giono la fuga di uno dei rapinatori che venerdì 08 aprile ha asportato circa 7000 euro dalla Banca Monte Paschi di Siena di Corso Vittorio Emanuele a Castelvetrano. Erano le ore 15:00 circa quando tre rapinatori, di cui due a volto coperto, irrompevano all’interno del predetto istituto di credito e, secondo il cliché tipico delle rapine in banca, facendo intendere di essere armati, intimavano agli impiegati la consegna del denaro giacente nelle casse.

Approfittando della registrazione di un versamento che uno degli impiegati stava effettuando ad un cliente, riuscivano ad impadronirsi di una somma pari a circa 7000 euro. Messo a segno il colpo e approfittando, verosimilmente, della presenza di un complice all’esterno, si davano a precipitosa fuga lungo le vie cittadine a bordo di una utilitaria di colore grigio. E’ stato proprio grazie alle prime informazioni raccolte nell’immediatezza del fatto, ivi compresa l’utilizzo di una possibile fiat panda, quale mezzo di fuga, che i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia si sono messi sin dall’inizio sulle possibili tracce dei malviventi. A conferma dell’intuizioni investigative predette, subito dopo la rapina, veniva infatti recuperata e sottoposta a sequestro proprio una fiat panda grigia, poi risultata rubata a Palermo il giorno prima, abbandonata nelle vicinanze della Via Campobello lungo la direzione che conduce all’omonimo sbocco autostradale. Probabilmente traditidall’esaurimento del GPL, che alimentava l’autovettura, i banditi, abbandonata l’auto, hanno cominciato a vagare per la città nella speranza di riuscire a guadagnarsi la fuga, magari attraverso un passaggio, lautamente ricompensato, atteso la notevole disponibilità economica derivatagli dal cospicuo bottino rapinato. Ed è proprio in virtù di una richiesta di passaggio chiesto da uno dei rapinatori che i militari operanti hanno avuto contezza che i malfattori potessero essere ancora in giro per le vie cittadine.

Erano le 17:00 circa quando Rosario CHIANELLO ventottenne palermitano, pluripregiudicato, veniva scorto da una pattuglia nei pressi del Bar Oasi di Castelvetrano, all’atto di chiedere un passaggio dietro il pagamento della somma di 50 euro. Ma il malvivente alla vista dei militari si dava a precipitosa fuga lungo i numerosi appezzamenti di terreno nei pressi della vicina c.da Strasatti. Da quel momento cominciava una vera e propria caccia all’uomo mai terminata, continuata anche nel corso della notte, fino a quando nella mattinata di sabato u.s.

il CHIANELLO veniva trovato infreddolito seduto lungo la panchina della stazione ferroviaria di Castelvetrano intento ad aspettare il primo treno utile attraverso cui guadagnarsi definitivamente la fuga. Fermato e pertanto condotto in caserma, veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto atteso il grave quadro indiziario nei suoi confronti. Il CHIANELLO, infatti, veniva trovato in possesso di una somma di e denaro pari a euro 2050, chiaramente quale quota parte dell’intero bottino suddiviso tra i complici.

Inoltre l’essere stato trovato all’interno della sopra citata stazione ferroviaria non lascia dubbi circa la sua concreta e reale volontà di scappare. Adesso il malvivente si trova presso il carcere “San Giuliano” di Trapani ove dovrà essere interrogato dal Gip di Marsala in merito all’accusa di rapina in concorso e ricettazione dell’auto rubata. Per i Carabinieri l’attività d’indagine non è affatto esaurita atteso che si è alla caccia degli ulteriori complici e non siescludono possibili e positivi sviluppi nei giorni a seguire. Comunicato stampa 11/04/2016

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