La nostalgia dei bei giochi di una volta, la voglia di giocare con i propri figli
Ben tornati amici lettori, oggi vorrei fare insieme a voi un tuffo nel passato, ricordare insieme le cose semplici di quando ero piccina io. Io ho sempre vivo il ricordo della mia carissima nonna che ci preparava il panino con olio e zucchero e noi restavano seduti fuori per strada a mangiare il panino. Non avevamo paura di niente. Non c'erano tutte queste macchine e non c'erano estranei. Ci conoscevamo tutti. Ricordo che andavamo a giocare e tornavamo a casa appena stava per fare buio, perché non avevamo i cellulari e le mamme non ci chiamavano , sapevamo che era quasi ora di cena e si correva a casa.
Ricordo che mio fratello che è il più grande, a volte mangiava leggendo Topolino, oggi mangiamo con il cellulare in mano. Ricordo che si andava e tornava da scuola da soli, eravamo già grandi quando eravamo piccoli. Ricordo che passava la lambretta dei gelati e io con 250 lire compravo il mio cono con due gusti, e siccome eravamo tanti cuginetti, nonna cercava di accontentare tutti. Non c'erano pretese si chiedeva sempre per favore e si rispondeva sempre con un grazie. Per me andare a scuola era una gioia, forse perché ero brava o avevo una maestra fantastica, so solo che pagherei per tornare indietro, per tornare con il mio bel grembiule blu nel mio banco a ridere con i miei compagni ignara delle mille difficoltà che la vita ti dà.
Non ho avuto un’infanzia facile purtroppo ma solo le cose belle voglio ricordare. Ricordo che la domenica era il giorno più bello ci si metteva il vestito più nuovo, quello della domenica, per andare in chiesa e poi a pranzo tutti dalla nonna. Ricordo che giocavamo sempre fuori o nel terrazzo di mio zio con i miei cugini. Giocavamo alla parrucchiera, alle Charlie’s Angels, alla mamma e zia, con le figurine giocavamo a "PA'" cioè le mettevamo a terra e con la mano dovevamo farle girare. Giocavamo a scrivere i numeri sul marciapiede con il gessetto bianco e a saltarci sopra con un piede, giocavamo con l'elastico, e se fuori non si poteva stare, giocavamo a "nome,cose e città" o a carte.
Insomma, giocavamo. Oggi i nostri figli non giocano molto. I telefonini, la play station, il PC, non sono giochi, il gioco è tornare a casa con un ginocchio sbucciato o con i vestiti sporchi o dopo aver litigato con l'amica a chi doveva decidere che gioco fare. Oggi non abbiamo tempo per far giocare i nostri bambini. Al gioco abbiamo sostituito il doposcuola, la palestra, la TV. Siamo troppo impegnati, andiamo tutti di fretta. Ma che fretta c'è, perché non ci fermiamo un attimo un attimo a giocare come quando eravamo bambini, tornare ad apprezzare le cose semplici i gesti educati e gentili, il sorridere per strada e salutare, diamo più valore alle cose semplici all'amore, alla gentilezza all'amicizia, alla famiglia.
Io non ho più i nonni da tanto tempo, ma ricordo entrambe le mie nonne con un amore immenso, raccontavano sempre delle storie che ti affascinavano, e avevano una pazienza infinita e tanto tempo da dedicare a noi. A volte anch'io mi rimprovero perché forse passo troppo poco tempo con i miei figli, siamo tutti impegnati con il lavoro, le pulizie,cucinare, lavare, stirare , si va bene, però non importa quanto tempo passi con loro , basta poco, un po' del nostro tempo usato bene per loro, per ridere, per giocare, per leggere insieme o guardare insieme un cartone animato, un film.
Un solo minuto insieme ai nostri figli un minuto speso bene ripaga del tempo che non abbiamo, non importa QUANTO, importa COME. Non possiamo stare ore intere con loro ma quel poco tempo che abbiamo usiamolo nella maniera corretta, affinché un giorno i nostri figli ricorderanno, e cresceranno con un bel ricordo. Lo so i tempi sono cambiati la vita di oggi è diversa da allora e la nostalgia dei bei tempi andati, resta nostalgia. Non possiamo tornare indietro, ma possiamo andare avanti con maggiore consapevolezza, la consapevolezza che il tempo non torna più, che è prezioso e non va sprecato.
Diamo dei ricordi ai nostri figli, ricordi felici. Ogni piccola goccia che c'è nel mare è essa stessa il mare, ogni piccolo granello di sabbia è esso stesso sabbia, e noi siamo gocce noi siamo quel piccolo granello di sabbia che fa la differenza. Rossella Messina