Definitivamente smontato il reparto di Pediatria dell'ospedale di Castelvetrano

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

L’ospedale di Castelvetrano perde un’altra parte della propria anima con il definitivo smontaggio del reparto di pediatria, già chiuso da oltre due anni, ne abbiamo parlato tante volte qui di seguito due dei tanti articoli :

https://www.primapaginacastelvetrano.it/video-castelvetrano-ultimo-paziente-in-pediatria-e-poi-si-chiude

https://www.primapaginacastelvetrano.it/ieri-mattina-e-nata-lultima-bambina-a-castelvetrano

A denunciare l’ennesimo scempio il vice presidente del comitato Orgoglio Castelvetranese, l’avvocato Franco Messina: “ Vi comunico che tutti gli arredi del reparto di Pediatria del nostro povero ospedale, su disposizione del primario mazarese dottoressa Maria Rosaria La Bianca, sono stati tutti trasportati all’Abele Ajello di Mazara del Vallo

Così la perdita del Punto nascite e di Pediatria sembra divenire irreversibile e non più temporaneo- afferma Messina- Era stato interessato l’onorevole Nicola Catania che aveva promesso di intervenire col Commissario Vincenzo Spera, ma evidentemente non è stato decisivo. Non ci resta che pensare di trasformare l’edificio ospedaliero in qualcos’altro!

Castelvetrano sempre più cancellata da capitale del Belice!”

Ovviamente abbiamo chiesto una replica all’ufficio stampa dell’Asp di Trapani e ve ne daremo conto qualora dovesse arrivare. Toccante anche la testimonianza di Serena Navetta del Tribunale dei Diritti del malato:

“Oggi, abbiamo assistito all' ulteriore svuotamento del nostro reparto di Pediatria presso l' Ospedale di Castelvetrano. Non è rimasto praticamente più nulla, se non i meravigliosi murales per accogliere con allegria, i piccoli pazienti. Hanno portato via anche le poltrone, donate dal nostro concittadino Comandante Alfa. Bisogna arredare il reparto di Pediatria presso l' Ospedale mazarese- afferma la Navetta- Certo non possiamo lasciare i nostri piccoli pazienti senza lettino, o comodino, sono tutti i nostri bambini.

Ma mi chiedo, perché distruggere un reparto perfettamente funzionante, completamente arredato, ben organizzato strutturalmente senza alcun problema di spazio? Perché distruggere un reparto per crearne un altro? Entrambi i reparti dovevano funzionare, in maniera completamente. Uno avrebbe completato l' altro, per un servizio efficiente. Ed invece, uno esiste a discapito dell' altro. Credevo, che la pandemia avesse portato consapevolezza sulla Sanità, anche su quella locale. Speravo che finalmente si investisse sull' apertura dei reparti, sull' ampliamento degli ospedali, sul potenziamento dei servizi...

invece ahimè, nulla ci ha insegnato la pandemia, siamo tornati nella nostra miope gestione della Sanità, priva di logica e buonsenso. Dopo più di un anno, pensavo si fossero trovati i medici per fare tornare il nostro reparto attivo, invece nemmeno questo. Rimane, un reparto perfettamente rifinito ed in attesa dei suoi bambini. I disegni sui muri lasciano tanta nostalgia. Un grande peccato, un enorme spreco e tanta, tanta amarezza vedere che nulla è rimasto. Sembra un reparto, svuotato di fretta a causa di una guerra. Sicuramente una guerra politica, dove gli unici occhi che piangono sono dei cittadini.”

Anche queste domande temiamo che rimarranno senza una risposta e soprattutto senza nessuna reazione da parte di una cittadinanza che ormai sembra aver abdicato ad ogni volontà di lottare .