Agricoltura e non solo : farm to fork, dalla fattoria alla tavola

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
24 Ottobre 2020 08:49
Agricoltura  e non solo : farm to fork, dalla fattoria alla tavola

L’Unione Europea con l’iniziativa “Dalla fattoria alla tavola” mette in seria difficoltà le esportazioni di cibo dagli Usa. Una iniziativa che se da una parte potrebbe irritare il governo americano dall’altra, invece, potrebbe stimolare le riforme a stelle e strisce, che potrebbero essere in arrivo a breve. La leadership europea vuole pratiche agricole più sostenibili e cibo sano. Secondo la Commissione europea, rintracciare l'origine del cibo, degli ingredienti, delle sostanze chimiche e dei pesticidi utilizzati per la coltivazione o il trattamento consentirà  di lavorare per un "sistema alimentare europeo più sano e sostenibile".

Il segretario all'Agricoltura degli Stati Uniti, Sonny Perdue, afferma che si tratta di un velato protezionismo. L'iniziativa “Farm to Fork” potrebbe apparire protezionista, ma i cittadini di tutto il mondo hanno il diritto - attraverso i loro governi - di chiedere una migliore etichettatura, accesso a cibi sani e una maggiore protezione ambientale. Mentre circa il 9% della popolazione mondiale sta ancora lottando per  il cibo necessario alla sopravvivenza, l'UE e gli Stati Uniti stanno litigando su quali ingredienti soddisfino la definizione di pane.

I paesi fanno scelte diverse sugli ingredienti nel loro cibo. Ad esempio, quando gli americani entrano nella drogheria per il pane, trovano scaffali di pagnotte bianche, morbide e soffici che possono durare per settimane a casa. Gli europei sono più propensi ad acquistare pagnotte fresche cotte localmente. In alcuni negozi di alimentari più grandi, gli acquirenti possono premere un pulsante e una macchina produrrò il pane mentre si fanno acquisti. Uno dei motivi di questa differenza è che l'UE non ammette alcuni degli additivi e delle sostanze chimiche negli alimenti consentiti dagli Stati Uniti.

Ad esempio il bromato di potassio (aggiunto alla farina per far lievitare l'impasto e renderlo completamente bianco) e l'azodicarbonammide (ADA, un agente sbiancante e condizionante per farina di cereali e pasta), sono due additivi che soddisfano il palato americano, dando al pane una sorta di gommosità quando lo si adddenta. Il bromato di potassio e l'ADA sono stati collegati al cancro negli animali da laboratorio. Questa è stata una prova sufficiente per l'Unione europea per vietarlo, mentre negli Usa è considerato sicuro ai livelli minimi , se usato in minime quantità nei prodotti da forno.

Uno dei prodotti più amati da adulti e bambini: la Nutella. L'olio di noci di palma, un ingrediente della crema di cacao alle nocciole è stato collegato sia a problemi di salute che alla deforestazione tropicale. Alcune catene di supermercati europee hanno ritirato la Nutella dagli scaffali. Ovvio che i i marchi concorrenti abbiano risposto con una crema di nocciole al cioccolato senza olio di palma. Ovviamente due pianeti opposti. Nessuno però ha fatto notare come la deforestazione non sia solo colpa della Nutella bensì da quella mafia che intende sterminare i popoli delle foreste tropicali bruciandone i boschi per far nascere immense fattorie agricole.

Per contro il produttore di Nutella, ha battuto la concorrenza di mercato utilizzando nella sua ricetta solo olio di palma certificato come "di provenienza responsabile" Gli approcci agli ingredienti potenzialmente pericolosi differiscono molto tra Usa ed Unione europea. L'approccio UE si basa su "meglio prevenire che curare", che è legalmente caratterizzato come il principio di precauzione. L'approccio statunitense è generalmente più aperto e tollerante. Se l'Unione europea seguirà la strada del “Dalla fattoria alla tavola”in maniera coerente spetterà ad agricoltori e trasformatori di alimenti americani capire come soddisfare le richieste dei consumatori europei.

Elena Manzini

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