Vicenda Vaccarino, i legali affermano abbiamo nuove prove su infondatezza del favoreggiamento alla mafia

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

"La decisione della Corte di Cassazione riguarda la sola ipotesi di reato di favoreggiamento e non invece il reato di rivelazione di segreti di ufficio ritenuto insussistente dal tribunale del Riesame di Palermo, a cui peraltro ha prestato acquiescenza la stessa procura di Palermo". Con questa dichiarazione rilasciata all’agenzia di stampa Adn Kronos, e ripresa da molte testate giornalistiche gli avvocati Baldassare Lauria e Giovanna Angelo, legali del'ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino, arrestato nei mesi scorsi dalla Dda di Palermo con l'accusa di favoreggiamento aggravato alla mafia hanno voluto meglio chiarire la posizione del loro assistito.

  La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della procura che aveva impugnato il provvedimento del tribunale del Riesame che aveva disposto la scarcerazione del politico disposta dal gip nell’ambito dell’inchiesta su presunte fughe di notizie in merito a indagini relative al boss latitante Matteo Messina Denaro. "La Cassazione ha rilevato un difetto di motivazione che a nostro avviso non cambierà la sorte di quel provvedimento cautelare - sottolineano i legali - Al tribunale del Riesame, che riesaminerà la vicenda, porteremo nuove evidenze che dimostrano l’assoluta infondatezza dell’ipotesi di reato di favoreggiamento".