Triscina Sabbia d’oro chiede l’intervento del Prefetto per la vicenda del manager della Cogemat

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

Oltre 1200 le firme raccolte dall'Associazione Triscina Sabbia d'Oro di Castelvetrano da consegnare a S.E. il Prefetto di Trapani ed alle Autorità competenti. Riteniamo, per ragioni di "responsabilità e di opportunità", che questa città, nell'intraprendere sempre più virtuosi percorsi di recupero, possa «completare l’azione di ripristino dei principi di legalità all’interno dell'amministrazione comunale» commissariata per mafia nel giugno del 2017. Ed è con queste finalità che auspichiamo si possa far luce sulla non chiara vicenda (resa nota da recenti notizie giornalistiche e giudiziarie) relativa al reato di bancarotta fraudolenta riconducibile al General manager della ditta Cogemat S.r.l.

di Trapani affidataria, ancora una volta a Castelvetrano, di un appalto milionario pari ad euro 1.273.939,13 per "l'esecuzione dei lavori di demolizione degli interventi e delle opere edilizie abusivamente realizzati" a Triscina di Selinunte. L'augurio nostro, e quello della città, è che gli Organi di controllo chiariscano al più presto, ed ancor prima di continuare a demolire le costruzioni a Triscina, ogni aspetto di questa incresciosa vicenda. Comunicato stampa L’Associazione Triscina Sabbia D’Oro