Tre castelvetranesi hanno avuto l'onore di diventare tedofori per le olimpiadi di Milano-Cortina 2026

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

Il passaggio della Fiamma Olimpica Milano Cortina 2026 in Sicilia ha portato l’emozione di una giornata storica per tre castelvetranesi che hanno avuto l'onore di portare il prezioso vessillo, simbolo di pace e di quegli indiscussi valori che solo lo sport sa portare avanti. Nella giornata di Lunedi già la città di Castelvetrano aveva avuto il prestigioso onore di accogliere, come prima città siciliana, il passaggio della fiamma nel territorio cittadino e nell'antica Selinunte, la fiamma si è poi spostata in altre città della provincia e poi a Palermo dove Dario Ciaccio, che gestisce insieme alla famiglia un impianto Eni a Castelvetrano, è stato selezionato dall'azienda, che insieme alla Coca- Cola è main sponsor dell'evento, per partecipare ed ha corso tra i vicoli della Vucciria.

Sui social ha così commentato: " Sono uno tra i 10.000 mila tedofori in tutta Italia, grandissimo onore per me e la mia famiglia". Nella giornna di martedì invece la fiamma è approdata ad Agrigento ed in quell'occasione sono stati due i prescelti Antonella Russo che si è candidata attraverso il portale aziendale Sibeg Coca- Cola Sicilia, l'azienda per la quale lavora, ed è stata scelta. Ai nostri microfoni ha dichiarato: "E' stato un onore ed un orgoglio portare la fiamma olimpica. Io amo lo sport pratico un'intensa attività ,partecipo anche a gare nazionali di Hyrox e perseguo un motto che recita più in alto, più forte, più veloce, insieme, che per me significa un impegno di miglioramento continuo per superare i propri limiti, con la collaborazione di tutti."

Ed infine anche il nostro giornalista, Alessandro Quarrato, responsabile di primapaginacastelvetrano, è stato uno dei fortunati corridori, ai nostri microfoni ha dichiarato: " Ho fatto l'iscrizione parecchi mesi fa attraverso il portale ufficiale Milano-Cortina2026 e qualche settimana fa mi è arrivata la mail da parte dell'organizzazione che mi preannunciava che ero stato scelto. Portare la fiamma olimpica ad Agrigento è stata un’emozione indescrivibile, un momento che custodirò per sempre nel mio cuore.

Essere scelto come tedoforo mi ha fatto sentire un simbolo di pace, di unione e di speranza. Ogni passo con la fiaccola in mano è stato un invito a credere nei valori dello sport e della vita. Mi sembrava di avere le ali ai piedi mentre correvo con un fuoco che da millenni illumina, perché la fiamma olimpica è un abbraccio tra popoli, un sogno che unisce. Portare la fiamma olimpica è stato molto più di un onore: è stato un privilegio straordinario, un momento di orgoglio, luce e condivisione.

Oggi celebro questo traguardo con gratitudine e gioia immensa, senza dimenticare chi mi ha accompagnato e sostenuto, mio figlio Damiano, e la famiglia e gli amici che da lontano hanno tifato per me."