Schiaffi e maltrattamenti alla moglie, condannato un castelvetranese a 4 anni di carcere
Il Tribunale di Marsala, nella giornata odierna,a presiedere il collegio giudicante Vito Marcello Saladino, con giudici a latere Chiara Vicini e Francesco Paolo Pizzo, ha comminato la pena di quattro anni di carcere (confermando così la richiesta del Pubblico Ministero Roberto Piscitello) ad un 45enne castelvetranese C.F. che era accusato di maltrattamenti familiari e sequestro di persona.
A rimanere vittima, di numerosi episodi la moglie, che già a partire dal 2012, “quando – si legge nel capo d’imputazione – venne a conoscenza dei tradimenti da parte del marito”, scoprendolo dal suo profilo facebook, sarebbe stata picchiata dall’uomo, che le avrebbe sferrato uno schiaffo, nonostante la donna fosse in stato di gravidanza.
Successivamente, la donna avrebbe subito altre vessazioni e aggressioni fisiche, nonché ingiurie e comportamenti minacciosi.
Un anno fa , fu invece lui ad accusarla di tradimento. L’uomo, che poco prima, sempre secondo l’accusa, avrebbe fatto uso di stupefacenti obbligò la moglie a consegnargli il telefono cellulare, che poi scaraventò contro un muro. Lei, sembra per paura, confermò il tradimento e lui la colpì nuovamente al volto, provocandole un ematoma. Quindi, obbligò la moglie a seguirlo in farmacia per comprare due siringhe con cui, tornato a casa, si iniettò altro stupefacente. La donna anche davanti ai Carabinieri, che erano stati chiamati dai figli della coppia, terrorizzati dalle continue violenze, avrebbe cercato di allegerire la posizione del marito. Qualche giorno dopo, ancora schiaffi e minacce di morte. Il reato di sequestro di persona è stato, invece, contestato perché nel corso di quest’ultima aggressione la costrinse a rimanere a bordo dell’auto.