Morì di epatite C dopo una trasfusione. Dopo 45 anni risarciti i familiari

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

Era il lontano 1976 quando una donna di Caltanissetta, in seguito ad una trasfusione di sangue, si ammalò di epatite C. Nel 2008, a causa dell’aggravarsi della malattia, morì.

Proprio in questi giorni, il tribunale di Caltanissetta ha condannato il Ministero della Salute a un risarcimento danni di oltre 800 mila euro. A “beneficiarne” saranno il marito e i tre figli della donna, che otto anni dopo la sua morte, hanno avviato, tramite il proprio legale, una causa civile.

Causa civile che dopo 13 anni dalla morte della donna ha condannato il Ministero della salute, per la responsabilità di non avere adottato, già alla fine degli anni sessanta le misure idonee a prevenire ed impedire la trasmissione di malattie mediante il sangue infetto.

(Fonte GDS)