Quando la cultura si esporta. Sold out di Bonagiuso a Teatro Andromeda
Non serve particolare intuito per comprendere come la scelta che in questi anni ha contraddistinto l'operazione culturale di Giacomo Bonagiuso in questa Città non è stata quella di cercare una via di affermazione per se stesso a prescindere dai luoghi, dalle persone e dalla tradizione culturale castelvetranese. La forza e la specificità di questa operazione culturale è stata quella di restare e di abbracciare luoghi e gente. Per farla crescere. È stata una scelta ingrata, spesso, perché sarebbe stato per lui più facile andare altrove ad affermare la sua preparazione e il talento cui il suo modo di far teatro o filosofia ci hanno abituato.
Però a volte, piano piano, anche la scelta di restare in trincea a lavorare con i figli di questa Città, e non solo per farne attori, ma per svilupparne capacità e competenze in un contesto difficile, può dare i suoi frutti come il semino della pianta perso nel terreno dopo anni genera a sorpresa un albero. Così piano piano senza mai andar via, il mondo culturale si sta accorgendo di Giacomo Bonagiuso, quello che mette in scena ragazzi, farmacisti, professori, medici, avvocati e falegnami.
Lorenzo Reina in una stagione internazionale che ospiterà anche Marco Mengoni, ha voluto proprio Bonagiuso, e più di una volta ne ha elogiato il talento e la capacità di narrazione. Spesso i piccoli passi fanno il loro frutto, ma spesso bisogna sapersi meritare anche i frutti. Ed allora da Castelvetranesi non possiamo non leggere con grande orgoglio che il Mobbidicchi di Giacomo ha fatto sold out, tutto esaurito. Sono grandi soddisfazioni per chi fa teatro e soprattutto per il gruppo di persone che segue Giacomo in questa sua passione e un po' missione.
Ad majora Giacomo, a te e alla tua squadra. Saremo con voi a godere del vostro meritato successo.