Piano Battaglia. Manca sempre qualcosa per……

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

 

Vien da ridere quanto ogni anno puntualmente compare la neve e. dal cilindro esce fuori che manca qualcosa per poter far funzionare a dovere ciò che di normale dovrebbe essere. Una riflessione che mette chiaramente di fronte che, tutto ciò è una malattia perenne di un sistema che non esiste certamente o che se ne frega se, qualcuno dall'altra parte della barricata faccia dei sacrifici per poter dare o mettere al servizio un impegno o un investimento costante negli anni a favore di una fascia di persone a cui piace divertirsi tra neve,passeggiate e/o escursioni.

Dopo undici mesi dalla richiesta di affidamento, dalla gestione pubblicitaria, da spese fatte, dalla promozione del sistema territoriale, la Piano Battaglia srl si trova punto e a capo. Quando arriva finalmente il pane (neve) e dunque il momento di iniziare a fare cassa per coloro che vivono di questo, ci si deve imbattere alla burocrazia e autorizzazioni che frenano l'avvio degli impianti di risalita, trainando tutto il mondo locale e il sistema parassito di un marciumi che orma è all'ordine del giorno in tutti i campi. A cosa serve parlare,promuovere il territorio, parlare di destagionalizzazione, fare riunioni,convegni,proposte e quant'altro se, al momento di sbracciarsi si nota sempre la solita manfrina e la solita negligenza accompagnata dal solito sistema di competenze che non vuole cambiare ?

Un sistema parassita che vigila e vive sul territorio e differente se, il tutto fosse successo a Cortina,o al Sestriere. Uno scarica barile di carte e provvedimenti gestionali e/o di competenza che dovrebbero arrivare anticipatamente alla stagione invernale, per essere attivi sin dalla prima neve o "papacchiata" come si dice nel "gergo siciliano". Peccato vien da dire ma , ormai forse dobbiamo prendere atto che la realtà dei fatti è questa e i sogni e il sistema politico che si vede in altre parti rimane sempre un sogno o un progetto irrealizzabile per una Sicilia che chiede e vuole tanto.

 

 

Antonio David