Parte la rassegna Galleria letteraria, dal tema "verità di donna"
Si inaugurerà domenica 12 marzo p.v., nella monumentale Chiesa di San Domenico, l'annuale rassegna di incontri letterari a cura della Società Dante Alighieri Castelvetrano, incentrata sul tema “Verità di Donna”.
La Galleria Letteraria 2023 - organizzata in compartecipazione con le sezioni FIDAPA, FILDIS e UCIIM di Castelvetrano, l’Associazione Palma Vitae, il Rotary Club Castelvetrano Valle del Belice, l’UIF Unione Italiana Fotoamatori e l’UniTre Castelvetrano Selinunte e con il patrocinio dell’Arcipretura di Castelvetrano - si articolerà in cinque incontri, da marzo a giugno, e vedrà la partecipazione di importanti voci del panorama contemporaneo come Ester Rizzo, Lucia Triolo, Luana Rondinelli, Eleonora Chiavetta e Ivana Margarese.
In occasione del primo incontro, che si terrà appunto domenica 12 marzo, con inizio alle 17:00, verrà presentato l’ultimo libro di Ester Rizzo, dal titolo Trenta giorni e 100 lire, edito da Navarra.
Introdurranno i lavori Rosario M. Atria, presidente della Società Dante Alighieri Castelvetrano, e don Giuseppe I. Undari, Arciprete di Castelvetrano.
Dialogherà con l’Autrice Giusy Agueli, presidente di Palma Vitae. Le letture saranno curate da Fanny La Rosa. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Nata a Licata e laureata in Giurisprudenza., Ester Rizzo è iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti.
È attualmente coreferente per la Sicilia dell’Associazione Toponomastica femminile.
Collabora con numerose testate giornalistiche regionali e nazionali on line.
È autrice del libro Camicette Bianche (2014) e ha curato Le Mille. I primati delle donne (2016). A lei si devono inoltre il romanzo storico Le Ricamatrici (2018) e i saggi Donne Disobbedienti (2019) e Il labirinto delle perdute(2020).
Trenta giorni e 100 lire racconta la storia vera delle donne pacifiste siciliane che furono condannate a trenta giorni di carcere e una multa di 100 lire solo per aver manifestato contro la partecipazione al Primo conflitto mondiale. È il 1916, l’Italia è in guerra da circa un anno e la sensazione più diffusa tra la gente comune è che si tratti di un sacrificio immotivato e incomprensibile ai più.