Operazione anticorruzione, nuovo stop ai lavori di dragaggio del porto di Mazara? Arrestati Micali e Teresi
L’operazione anti corruzione della Squadra mobile di Messina denominata “Ottavo cerchio” la scorsa potrebbe avere gravi ripercussioni sui lavori tanto attesi per il dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo che -secondo la Giunta comunale Quinci- dovrebbero iniziare appena terminata l'area di bonifica della cosidetta "Colmata B". Infatti la scorsa notte sono state eseguite undici misure cautelari, tre in carcere e otto ai domiciliari, siglate dal gip Maria Militello su richiesta della Procura retta da Maurizio De Lucia.
Al centro della vicenda alcuni lavori pubblici a Messina e Mazara del Vallo, oltre ad alcune gare in complessi condominiali gestiti da A.Ri.sMe., l’Agenzia per il risanamento di Messina. Gli arrestati sono: Antonino Bonaffini, 46 anni, Giuseppe Micali, 57, Marcello Tavilla, 48,Felice D'Agostino, 62, Pietro Ferrante, 53 anni, Cinzia Fiorentino, 52, Giovanni Fracalanza, 51, Giuseppe Frigione, 44,Giorgio Muscolino, 39, Angelo Parialò, 64, Giancarlo Teresi, 62. I primi tre sono in carcere gli altri ai domiciliari.
É in corso di esecuzione il sequestro preventivo del complesso di beni e di utilità economiche della società Mareblu, formalmente intestato al Tavilla e a Bonaffini. Le accuse vanno dalla corruzione al trasferimento fraudolento di valori, passando per l’accesso abusivo al sistema informatico. Nell'elenco degli arrestati figurano anche due personaggi importanti nell'ambito dei lavori di dragaggio del porto mazarese e presenti lo scorso ottobre alla conferenza stampa, tenutasi presso la Capitaneria di Porto di Mazara, e presieduta dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Si tratta di Pino Micali proprietario della societa' di Messina che si era aggiudicata l'appalto per il dragaggio e Giancarlo Teresi, ingegnere capo del Genio Civile di Trapani, direttore dei lavori. "L'azione di Micali, sempre ascoltato dalla polizia grazie al trojan -si legge su GdS.it - non si sarebbe fermata a Messina. L'imprenditore si sarebbe aggiudicato i lavori di dragaggio nel porto di Mazara del Vallo, per un importo di oltre un milione. Insieme ad altri due imprenditori indagati avrebbe corrotto Giancarlo Teresi, ingegnere capo del Genio Civile di Trapani, responsabile dei lavori nel porto.
Per assicurarsi l'appalto del dragaggio del porto-canale Micali avrebbe regalato al funzionario il denaro per l'acquisito di un'auto d'epoca, un soggiorno gratuito in un hotel di Messina e una cena per lui e per altre cinque persone in un ristorante di Milazzo". A questo punto ci si interroga circa il serio rischio che i suddetti arresti possano compromettere i lavori di dragaggio del porto di Mazara del Vallo. Altro schiaffo in arrivo alle aspettative della cittadinanza? Francesco Mezzapelle