Oggi più che mai non dobbiamo perdere la memoria di quell’orrore, perchè non accada mai più
Domani sarà la giornata mondiale per non dimenticare, non dimenticare il torto fatto a una razza, a dei padri, a delle mamme, a uomini e donne, ma soprattutto a dei meravigliosi bambini. Che poi dietro a ogni guerra, massacro, sterminio, sopruso, ci sono sempre degli interessi politici che non si fermano davanti a niente neanche davanti all’innocenza di un bambino. Allora con il cuore ferito e gonfio di lacrime, perchè davvero non comprendo come si possa fare male ad un bambino, ho scritto il pezzo odierno.
Secondo me dal tono della voce sembra quasi che ci odiano. Ma perché? Che gli abbiamo fatto, forse sono stanchi anche loro di stare qui? E quando arriva la notte, nel silenzio sento piangere, piange anche la mia mamma. Non le chiedo perché, la abbraccio e le dico che andrà tutto bene, anche se non so perché le dico questo, forse perché glielo dice anche papà ogni volta che a casa c’è un problema. E appena tutti dormono, comincio a pensare che sono così lontano da casa mia dai miei compagni, la maestra, che sicuramente si starà chiedendo che fine avrò fatto, chissà quanti compiti dovrò recuperare e solo per questo già qua io non ci volevo venire.
Ma allora sono venuto qui e ho questo bruttissimo pigiama solo per morire anch’io? Che poi morire non ho capito bene ancora cosa significhi, ma deve essere qualcosa di brutto, se tutti piangono. Io sono solo un bambino, che sogna di guidare un treno, indossare un cappellino e suonare il fischietto, solo che il treno con cui ci hanno portato qui era davvero brutto, quindi non so se voglio più guidarlo un treno.
Meno male che tra tutta questa gente c’è il mio amico, si chiama BAMBINO come me.” Rossella Messina