Nasce la rassegna “a ventu… abbentu” alle Cave di Cusa e Baglio Florio curata da Giacomo Bonagiuso

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

Creare contenitori culturali in luoghi suggestivi, pregni del senso stesso del nostro presente: è questo il Leitmotiv che ha condotto il Comune di Campobello di Mazara, nella persona del Sindaco Giuseppe Castiglione, a pensare, con la Proloco Costa di Cusa e Teatro Libero Castelvetrano, una Rassegna che possa, negli anni, affermarsi come residenza culturale, e come cifra stessa del territorio. Cultura, territorio e vocazione turistica: sono queste le coordinate di racconto che devono essere proposte fino a creare consuetudine alla bellezza.

A dirigere “A ventu… Abbentu” è Giacomo Bonagiuso, intellettuale siciliano, che ha dedicato la sua vita al teatro come segno di crescita per le nuove generazioni, e che non è nuovo a sfide culturali nel segno della tradizione e dell’innovazione. I titolo della Rassegna evoca il binomio inscindibile tra vento e pace. Il vento che tutto scombina e la pace che tutto quieta. Un modo per unire, in uno stilema, le anime della Sicilia e il fremito della creazione artistica. Non c’è “abbentu” senza il “vento” che mette in circolazione le idee e le forme di tutti i mondi possibili che stanno oltre le frontiere.

Senza vento che fa viaggiare suoni, idee, mondi, tutto resterebbe chiuso, fermo, provinciale, sterile. Una rassegna, quella di Baglio Florio e Cave di Cusa, che intende rimettere al centro dell’attenzione i luoghi di senso della contemporaneità, proprio a partire dal passato. Cave di Cusa sono la più grande fabbrica a cielo aperto della bellezza. Senza la testimonianza di quelle pietre difficilmente avremmo compreso la capacità tecnica e la tenace ricerca di perfezione che animò la classicità Selinuntina.

Dietro ognuno di quei rocchi si nasconde l’anima greca. Lo spettacolo di quelle pietre, poggiate in una disposizione che attende di essere compiuta, è lo stesso spettacolo Selinuntino, visto però nell’atto creativo, nell’elemento principale. Non a caso Cave di Cusa è un unicum che merita sicuramente conoscenza e appropriazione. Per favorire la fruizione della Rassegna la Proloco Costa di Cusa ha predisposto una serie di pacchetti in abbonamento che prevedono formule per ogni esigenza. nella foto Giacomo Bonagiuso   LA RASSEGNA Gli eventi principali che animano la Rassegna sono:

Lo spettacolo racconta, nella suggestiva atmosfera delle Cave, come ogni civiltà nasca da un “esodo”, una “migrazione” dalla propria radice, che sia una madre patria o un gruppo familiare, e si apra nella storia ad altri esodi, altre migrazioni.

Mythodea è “il canto del mito”, ed il mito in questione è quello Selinuntino, che prende le mosse dalla migrazione di un nucleo consistente di coloni da Megara, e vede la sua fine nella distruzione del 409 ad opera dell’alleanza tra Cartaginesi e Segestani. Di questo contesto storico tuttavia lo spettacolo fa pretesto per raccontare, evidentemente il presente e il passato prossimo: le nuove migrazioni, i nuovi esodi, e le nostre migrazioni siciliane. In scena oltre 70 tra cantanti, musicisti, attori, performer, bambini, videomapper, corali liriche… Lo spettacolo è il frutto di una grande sinergia creativa tra molti poli di produzione della Sicilia Occidentale: il Teatro Abusivo di Marsala, il Collettivo Urbano d’Arte di Castelvetrano, l’Officina Artistica Carpe Diem, Dronescape di Trapani, Varva di Palermo, l’Associazione Teatro Libero di Castelvetrano.

 

    Fabrizio Lombardo     Uno spettacolo appassionato; un viaggio nella storia e nell'universo del tango che coinvolge il pubblico fuori dai sentieri comunemente battuti.

Energia, magia e ritmo travolgente si fondono in un affascinante cammino tra le note del Tango Argentino, attraverso Borges e Piazzolla. Il concerto è un viaggio a ritroso, per restituire al tango la sua forte radice di musica popolare. In scena anche i meravigliosi tangheri.