Ma che fine hanno fatto i Navigator? L’ennesimo flop penta stellato?

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

In realtà, quasi 3000 nuovi posti di lavoro, anche in periodo di recessione, crisi e emergenza sanitaria, sono stati creati dal Governo precedente, e in verità, confermati da quello attuale. Sono i posti di lavoro garantiti ai Navigator. Ma chi li ha visti i Navigator? Gente assunta per non fare davvero nulla, per ferrea volontà di Luigi Di Maio e del Movimento Cinque Stelle, dovevano, in termini di contratto, guidare, indirizzare coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza nella ricerca di un lavoro.

Connettere, quindi, domanda di lavoro e offerta. Cosa che in realtà dovrebbero fare i Centri per l’impiego, i vecchi Uffici di collocamento, e che non fanno più da chissà quanti anni… Ebbene, a un anno circa da quando sono stati assunti, i 3.000 navigator si sono di fatto… imboscati. Con uno stipendio da 27.600 Euro circa in tasca, tra trattamento economico e rimborsi. Quello che è dato sapere a noi comuni mortali è che prendono lo stipendio, anche se – proprio a causa dell’emergenza coronavirus – le loro mansioni, in verità davvero già esigue e poco producenti, in questi mesi si sono proprio ridotte a zero.

Il decreto che li istituisce, per giunta, non prevede figure atte al controllo dell’attuazione contrattuale, per cui, la valutazione del loro risultato, appare proprio un atto di fede. In realtà il legislatore non ha previsto uno strumento di monitoraggio efficace a chiarie se i Navigator abbiano trovato qualche lavoro ai percettori del reddito di cittadinanza. Ci chiediamo, quindi, sommessamente, dalla periferia del Regno, se per caso i 500 milioni che costano allo Stato Italiano i Navigator non potevano essere spesi diversamente… Giacomo Bonagiuso