“LIBRIAMOCI” al 2° Circolo R. Settimo: il PICCOLO PRINCIPE insegna a diventare grandi
Anche quest’anno, il 2° Circolo R. Settimo ha aderito all’iniziativa “Libriamoci”, giornate di lettura ad alta voce, che per la prima volta ha avuto un tema istituzionale, “Positivi alla lettura”; nell’anno in cui l’aggettivo “positivo” ha purtroppo assunto connotati contrari al suo significato, il tema di questa edizione ci ricorda quanto sia importante avvicinarsi ai libri con una disposizione d’animo pronta ad accogliere i benefici che la lettura sa dare.
Attraverso la creazione di uno spazio-lettura rilassante e la realizzazione di qualificanti momenti di “ascolto”, gli alunni, guidati dalle insegnanti, hanno colto l’importanza di non perdere di vista questi valori crescendo, come è successo ai “grandi” che ha incontrato il Piccolo Principe.
Il tema delle relazioni, del creare legami è il tema conduttore del libro e quindi anche i bambini, avendo creato uno stretto legame con il testo, hanno sentito il dovere e il piacere di raccontarsi, lasciandosi prendere dall’essenziale che è invisibile agli occhi, ma che ha la potenza dell’emozione e del sentimento. La settimana della lettura del libro è culminata nell’ incontro in videoconferenza con la lettrice d’eccezione Maria Cristina Oliva, insegnante e psicologa, che ha intrattenuto gli alunni con una lettura teatralizzata di alcune parti del libro.
Gli alunni di ciascuna classe hanno interagito con la lettrice, attraverso letture di passi, recitazione di brani e poesie, produzioni grafico-pittoriche, realizzazione di powerpoint e proiezione di un video riassuntivo delle varie fasi di lavoro. L’incontro con la lettrice ha rappresentato il momento conclusivo di un percorso iniziato attraverso la lettura, l’analisi e il commento di ogni capitolo del libro e la condivisione dei sentimenti e delle emozioni che ne sono scaturiti. In particolare il Progetto è stato un cammino per costruire la propria autostima, un’avventura per conoscere mondi e individui, un viaggio alla scoperta dell’altro e all’ acquisizione della consapevolezza che siamo tutti “unici, speciali”.
Gli alunni hanno dedicato il lavoro a quanti hanno paura di crescere e a tutti i grandi, col desiderio di risvegliare il bambino che dorme in loro.