VIDEO – Il Comandante Alfa: Basta dipingere Castelvetrano come la patria della mafia

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

Lo aveva promesso e lo ha fatto, il Comandante Alfa, fondatore del  GIS (Gruppo d'Intervento Speciale) dell'Arma dei Carabinieri e originario di Castelvetrano, ha donato dieci poltrone relax che sono state collocate all’interno delle stanze degenza del reparto pediatria e che saranno utilizzate dai familiari dei pazienti. “Non voglio pubblicità, ho voluto fare un piccolo gesto per alleviare le sofferenze dei pazienti e dei loro familiari che frequentano il reparto, perché ritengo che questo sia il reparto più importante dell’ospedale , quello che ospita i bambini, quei bambini che saranno i futuri cittadini che cambieranno in meglio la nostra Castelvetrano- ha detto il comandante Alfa- sono stanco di vedere dipinta la nostra Castelvetrano come un covo della mafia.

Io amo Castelvetrano e ci torno sempre volentieri perché oltre al legame affettivo che mi lega alla città, ritengo che questa vada promossa in tutto il mondo per le meraviglie che offre e non per Messina Denaro che è solo nato qua e che ha fatto una scelta di vita sbagliata.” Parole importanti che ha ripetuto sia nel corso del suo intervento che nell’intervista che ci ha rilasciato e che sono un importante segnale di speranza per una comunità che, seppur lentamente, negli ultimi tempi sta iniziando a rialzare la testa e che vuole dimostrare di essere di gran lunga migliore di come viene dipinta.

Alla cerimonia, svoltasi all’interno del reparto di Pediatria dell'Ospedale di Castelvetrano, erano presenti il Commissario dell'ASP di Trapani Giovanni Bavetta, il direttore sanitario Aldo Requirez,  il primario del reparto di Pediatria dott.ssa Maria Rosalia La Bianca,  il responsabile del Pronto Soccorso dott. Pippo Giammarinaro, e la responsabile del TDM Serena Navetta e tutto il personale dei reparti. Questo il testo del discorso letto dalla coordinatrice infermieristica ( la caposala come si definiva una volta) Vittoria Tilotta: Caro Comandante Alfa, mi perdoni se per una volta metto da parte i formalismi e mi rivolgo a lei come se fosse una persona di famiglia. Perché è così che la considero oggi più che mai, perché solo una persona di famiglia può avere un cuore così generoso da consentirgli di donare un prezioso regalo al nostro reparto. Perché solo una persona di famiglia può avere parole di elogio e di affetto anche nei confronti del parente più sfortunato, che magari per una serie di avverse situazioni è costretto a pagare il fio di peccati che forse altri più di lui hanno commesso. Ed oggi la nostra Castelvetrano, che lei tanto ha dimostrato di amare è come quel parente bistrattato che in molti allontanano, quasi vergognandosene, ma che lei invece accoglie con il cuore in mano e pronto a dargli una seconda possibilità, come solo chi ama sa fare. Castelvetrano oggi vive un momento non facile, ma Castelvetrano non merita quel ritratto che certa stampa le ha cucito addosso in maniera semplicistica.

I problemi non si risolvono negandoli o squalificando chi li pone. I problemi si riconoscono, si prende atto della realtà e poi si lavora per trovare delle soluzioni. Caro Comandante Alfa per questo motivo la sua odierna presenza è per noi motivo di speranza ed è  il segnale migliore per dimostrare che tutti noi, con la forza di volontà ed il duro lavoro potremo far rinascere questa città. http://www.primapaginatv.it/video/castelvetrano/Video_2018_07_02_02.mp4