I 60 Asu del Comune dicono basta al precariato e incrociano le braccia all’ex-convento dei Minimi
Da ieri e fino a venerdì sono tornati ad incrociare le braccia i lavoratori ASU di tutta la Sicilia ed ovviamente anche i 60 lavoratori che prestano servizio presso il comune di Castelvetrano stanchi di subire una sorta di caporalato da parte della Regione Siciliana. Da ieri i lavoratori sono in presidio presso il centro Basile ( ex convento dei Minimi ) in piazza Jose Maria Escriva per manifestare tutta la loro delusione per essere statti abbandonati da quelle istituzioni che dovrebbero tutelarli.
Lo scorso 26 febbraio era stata fatta partire una protesta di tre giorni indetta dalle Sigle sindacali Ale Ugl, Confintesa, Alba, Sinalp e Cub.per chiedere di avviare le procedure per la stabilizzazione del bacino Asu e in particolare modo di applicare la legge regionale del 9 maggio 2017, n. 8. art 11 “Disposizioni in materia di soggetti utilizzati in attività e lavori socialmente utili” e di risolvere finalmente le criticità riscontrate nel sistema di pagamento dell’ Assegno di Utilizzazione con ritardi nell’erogazione delle somme che spesso superano i tre/quattro mesi.
Da allora nessuna risposta e nessun incontro con il Governo regionale, da qui l’idea di programmare altre quattro giornate di sciopero fino a venerdì 12 aprile, ma non si esclude che la protesta possa proseguire ad oltranza a fronte di una politica che si è mostrata sorda ad ogni richiesta d’aiuto.
A.Q.