Fiato alle trombe! La piazzetta allo scaro c'e' (o quasi)

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

A Castelvetrano Le Corbusier gli fa un baffo. La piazzetta in legno, o meglio con rimasugli di legno, sistemata in tempi biblici (manco ci si trovasse a Times Square) è PRONTA!!!! Manca solo, si fa per dire, una firma (chi ce la metterà sarà davvero coraggioso). Certo i miracoli a noi umani non è concesso farli e chi vi ha operato ha fatto con quel che era stato messo a disposizione dall'Amministrazione. Ovviamente per presentare una "bella cartolina" di Marinella di Selinunte i lavori si eseguono quando i primi quasi timidi turisti iniziano ad arrivare. Questi ultimi, oltre al Parco Archeologico, possono ammirare ed in particolar modo odorare quintali di alghe putrefatte che ovviamente si asportano quando inizia il caldo estivo, affinché a termine della vacanza ci si possa portare a casa l'eau de parfum.

Il risultato: un saliscendi dai colori variegati che potrà durare nella migliore delle ipotesi un anno e che magari potrà arrecare al comune altre denunce da mettere in saccoccia.

Orbene, è questa l'immagine che si vuole esportare nel mondo di Selinunte? E' così che dopo due anni di Covid si aiutano gli esercenti a svolgere il loro lavoro? Di certo mi sbaglierò, ma è il nuovo modo di fare economia (in tutti i sensi) alla castelvetranese, difficile da esportare....Se in altre zone dell'Italia, ma soprattutto della Sicilia, si può parlare di economia 4.0 a Castelvetrano si è arrivati all'economia 0.4.

Vi è una palma che pare ogni volta volersi nascondere allo sguardo dei turisti perché almeno lei prova vergogna di cotanto scempio. A fare da "cornice" due tipi di rete, verde ed arancione (a Castelvetrano si fanno le cose in grande), paletti che sembrano loro stessi chiedersi che ci fanno lì...E tu turista che ti domandi come si possa deturpare una località così, dovresti riflettere sul fatto che qui l'arte è di casa e quella è arte contemporanea.

Debiti fuori bilancio ce ne sono? (bruscolini 600 mila euro...) Fatto 30 si poteva fare 31, debito per debito, con altri 50 mila euro si sarebbe potuto fare qualcosa che rasentasse la decenza.

Elena Manzini