Denise compie 25 anni, il compleanno del dolore senza fine dei suoi genitori

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

Oggi è il 26 ottobre, il giorno in cui Denise Pipitone compie 25 anni. Un compleanno muto, senza luci né regali, celebrato dal silenzio assordante di un’assenza che dura dal lontano 1 settembre 2004. Per i suoi genitori, Piera Maggio e Pietro Pulizzi, questa ricorrenza non è una festa, ma il rinnovo più straziante di una ferita mai rimarginata. Ogni anno, Piera e Pietro si ritrovano a fare i conti con un tempo che non scorre normalmente. Gli anni passano, invecchiano loro e chi li circonda, ma la piccola Denise rimane impressa nel loro cuore e nella memoria collettiva con il volto radioso dei suoi quasi quattro anni. Il dolore di Piera Maggio è un dolore esposto, una battaglia pubblica condotta con una forza e una determinazione che pochi possono immaginare.

Non ha mai smesso di essere la madre coraggio che chiede, che cerca, che urla la sua verità e la sua sete di giustizia, trasformando il proprio lutto bianco in una missione instancabile per tutti i bambini scomparsi. Al suo fianco, in questo calvario, c'è Pietro Pulizzi. Il suo dolore, meno plateale, non è meno profondo. È il tormento di un padre al quale è stata strappata la figlia nel modo più brutale: il nulla.

Entrambi vivono nella perpetua oscillazione tra la disperazione della perdita e la tenace fiamma della speranza. Ed è anche il tormento di un padre che vive un triplice conflitto. Il lato più crudele della scomparsa di Denise non è solo l'assenza fisica, ma l'ombra paralizzante del non sapere. Non sapere dove sia, non sapere come stia, non sapere se sia viva o meno. Questo interrogativo è un macigno che schiaccia l'anima, impedendo il naturale processo di accettazione della perdita. Come si festeggia un compleanno quando l'unica cosa certa è il vuoto lasciato? I messaggi che Piera e Pietro affidano ai social sono sempre un inno all'amore incondizionato, una dichiarazione che travalica lo spazio e il tempo: "Denise, ci manchi tantissimo! Ovunque tu sia, sappi che la tua famiglia ti ama con tutto il cuore e non smetteremo mai di cercarti, la nostra forte speranza è di poterti riabbracciare presto. I tuoi genitori Mamma Piera & Papà Pietro"

Sono auguri affidati al vento, nella speranza flebile che in qualche parte del mondo, Denise, oggi adulta, possano giungere. In questo giorno, l'emotività raggiunge il suo picco. Ogni ipotesi di come sarebbe oggi Denise, non fa che acuire la nostalgia per gli anni rubati: i primi amori, le prime delusioni, la laurea, tutti i traguardi che ai suoi coetanei sono concessi e a lei, no. Nonostante il trauma e i fallimenti investigativi che hanno portato all'archiviazione di diverse piste, l'amore di Piera e Pietro rimane il loro scudo e la loro arma più potente. Il loro legame è cementato da un dolore inenarrabile e dalla promessa solenne di non arrendersi mai.

Il compleanno di Denise è la giornata in cui l'Italia intera e il Popolo di Denise -sempre a fianco dei genitori biologici- si stringe idealmente attorno a loro, in un abbraccio di empatia e solidarietà. È il giorno che ci ricorda che la ricerca della Verità e della Giustizia non può e non deve conoscere la parola fine. In un rinnovato sforzo per non smettere di cercarla, proprio due giorni fa (24 ottobre) è stata diffusa la sua più recente Age Progression, una ricostruzione che ipotizza il volto che Denise che potrebbe avere oggi da adulta. Un'immagine affidata al mondo, nella speranza flebile ma mai spenta che possa essere vista, riconosciuta, e riportare la loro figlia a casa. Finché i loro cuori batteranno e le loro voci avranno forza, Denise Pipitone continuerà a essere cercata, non solo come un caso di cronaca, ma come la figlia che manca, la bambina che, oggi, avrebbe dovuto spegnere le candeline accanto ai suoi genitori, con la forza dell’amore infrangibile.