Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica itinerante nei Comuni dell’Unione Valle del Belice
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Il 14 ottobre, presso la sede del Comune di Poggioreale, si è tenuta la riunione del Comitato Provinciale dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto Daniela Lupo, con la partecipazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Sciacca, i vertici provinciali delle Forze di Polizia, il Vicepresidente del Libero Consorzio Comunale di Trapani e i Sindaci dei comuni di Poggioreale, Partanna, Gibellina, Santa Ninfa e Salaparuta, che formano l’Unione dei Comuni “Valle del Belice”, nata per promuovere lo sviluppo del territorio e la crescita delle comunità, favorendo la partecipazione dell'iniziativa economica dei soggetti pubblici e privati, nel rispetto delle specifiche peculiarità e secondo l'ordinamento previsto nello statuto.
I Sindaci intervenuti hanno illustrato le comuni problematiche dei territori di rispettiva competenza - tra cui il decremento demografico - e hanno sottolineato la necessità di fare rete anche con altri comuni viciniori per l'accesso ai fondi nazionali ed europei, puntando in particolare sul miglioramento della mobilità, con l'apporto del Libero Consorzio, anche per potenziare i percorsi enogastronomici e valorizzare i centri storici danneggiati dal sisma.
Grande interesse e volontà di fattiva partecipazione sono stati espressi per l'evento “Gibellina Capitale italiana dell'arte Contemporanea 2026”, designata dal Ministero della Cultura.
Il Prefetto ha riconosciuto il dinamismo degli enti locali della valle del Belice, nella progettualità e nell'acquisizione di fondi nazionali e comunitari per la tutela e valorizzazione delle risorse del territorio e per dare risposte alla domanda di lavoro e fermare l'emigrazione e il calo demografico, invitando a proseguire sulla strada della difesa del patrimonio storico-artistico e naturalistico, ben rappresentato anche dalle tradizioni agroalimentari, sottolineando la necessità di operare con la massima attenzione alla legalità degli appalti, secondo le procedure messe in campo per prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata e di usare tutti i mezzi a disposizione per la prevenzione dei danneggiamenti alle colture e al patrimonio naturale, come i sistemi di videosorveglianza in uso ai Comuni di Gibellina, Salaparuta, Santa Ninfa e Poggioreale, quest’ultimo finanziato nel 2020 con fondi statali del Ministero dell’Interno.
La Procuratrice è intervenuta sottolineando che in materia di incendi, fenomeno sempre più frequente, nella stragrande maggioranza dei casi le indagini si risolvono negativamente e, pertanto, è necessaria una più incisiva azione delle amministrazioni locali, da realizzarsi attraverso misure di prevenzione e di contrasto che consentano l’individuazione degli autori, convenendo con il Prefetto nella sollecitazione rivolta ai Sindaci di implementare nuovi sistemi di videosorveglianza o ampliare quelli già esistenti.
A tal riguardo, il Prefetto ha evidenziato che i Comuni di Gibellina, Partanna e Salaparuta hanno presentato domanda di ammissione a finanziamento per progettualità volte alla realizzazione di sistemi di videosorveglianza da finanziare con fondi statali nell’ambito della procedura indetta dal Ministero dell'Interno con Decreto Ministeriale del 27 dicembre 2024.
I tre progetti, che hanno ottenuto il parere favorevole del Comitato provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica, sono stati trasmessi al Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno, che ne valuterà in via definitiva l'ammissibilità al finanziamento, fino a concorrenza della disponibilità delle risorse finanziarie nazionali, mentre il Comune di Poggioreale ha di recente ottenuto dalla Regione Siciliana un finanziamento di € 98.000 per l’implementazione di un nuovo sistema di videosorveglianza urbana.
In materia di appalti pubblici, terreno di infiltrazioni della mafia locale e fenomeni di corruttela, la procuratrice ha sottolineato la necessità che le procedure di gara siano svolte nel doveroso rispetto della legge, convenendo con il Prefetto nella sollecitazione rivolta ai sindaci di accertare che le ditte siano in possesso delle certificazioni antimafia.
In materia di ambiente, è stato rivolto ai sindaci l’invito a preservare e a valorizzare le bellezze naturali e culturali del territorio della valle del Belice, attraverso iniziative volte a incrementare il turismo e conseguentemente a creare opportunità di lavoro ai giovani anche in questo settore, allo scopo di evitare fenomeni di devianza sociale e più in generale di contrastare il fenomeno della emigrazione.
In ordine al contesto criminoso, il Questore ha fornito un quadro di analisi dell’andamento della delittuosità e delle principali operazioni anche nei confronti della criminalità organizzata, condiviso dai vertici dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, evidenziando che le operazioni di Polizia Giudiziaria realizzatesi in passato hanno consentito di disarticolare le compagini criminali mafiose che operavano sul territorio, nel quale, sebbene si registri una generalizzata diminuzione dei reati di criminalità diffusa, fatta eccezione per quelli riconducibili alle truffe informatiche, permane la massima attenzione sulle attività di produzione e spaccio di sostanze stupefacenti e dove sono stati effettuati servizi straordinari che si aggiungono a quelli ordinari.
Il Questore, con apposita ordinanza, ha declinato servizi straordinari aggiuntivi, disposti dal Prefetto in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, assicurando ulteriori misure di controllo del territorio, finalizzate alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni delittuosi.
Nell’anno 2024, nell’ambito dei servizi straordinari ed ordinari, sono stati disposti dall’Arma dei Carabinieri n. 3.500 servizi esterni, sono state controllate n. 15.000 persone e sono state denunciati alla Procura della Repubblica di Sciacca n. 200 soggetti.
Particolare attenzione è stata dedicata alle attività amministrative comunali, con riferimento agli adempimenti di legge in materia antimafia, soprattutto in considerazione degli ingenti finanziamenti nell’ambito del PNRR, e ai beni confiscati alla mafia, per una loro efficace restituzione alla collettività.
A margine della riunione, il Comitato ha visitato alcuni siti oggetto di riqualificazione grazie ai fondi PNRR. In particolare, è stata presa visione dei lavori relativi agli interventi di messa in sicurezza del vecchio centro di Poggioreale e sono state visitate le rovine del Monastero di Salaparuta.
Infine, a Gibellina, il Comitato ha visitato la sede della “Fondazione Orestiadi” di Gibellina, istituzione culturale nata nel 1980 con lo scopo di promuovere il dialogo tra le culture del Mediterraneo attraverso l’arte, il teatro e la ricerca.
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