Castelvetrano e'... Rosalia Ventimiglia

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

Quattro chiacchiere con una donna molto attiva, con giornate full: dalla famiglia al lavoro, alla politica allo sport. Una donna che prende di petto le problematiche e che non si lascia scivolare nulla addosso. Soprattutto non le manda a dire.

E' una donna impegnata su diversi "fronti" dalla politica allo sport, alla difesa dell'Ospedale di Castelvetrano. Quali ritiene più impegnativo?

Sono una donna molto impegnata da sempre nella vita sociale della comunità in cui vivo. Senza dubbio la politica assorbe tante energie ma dà anche lo spunto vitale per andare avanti, per cercare di fare qualcosa di concreto per il paese e non solo. La lotta per la salvaguardia dell'ospedale è una lotta che ho affrontato di petto: il potere di cambiare le sorti del nosocomio castelvetranese è nelle stanze della politica regionale. I cittadini, i comitati possono scuotere le coscienze, tenere alta l'attenzione ed è dovere di ognuno di noi farlo.

Lei è mamma, moglie, fisioterapista e ora anche nel direttivo della squadra di calcio dilettantistica locale, ASD Folgore Calcio Castelvetrano, cosa l'ha spinta a farlo?

Ha detto bene, sono mamma, compagna e fisioterapista per passione o professione e da poco anche un dirigente della Folgore. Ciò che mi ha spinto ad accettare un cosi bell'incarico è la mia grande passione per lo sport in genere ma anche l'amore per la mia città, l'orgoglio di essere castelvetranese, orgoglio che passa anche dal rilancio della nostra squadra del cuore, la tanto amata Folgore. La città ha bisogno di stringersi intorno, di ritrovarsi compatta, abbiamo bisogno di obiettivi comuni e anche tifare per la nostra squadra è molto importante. Riportare le famiglie allo stadio, i ragazzi, gli anziani è il mio obiettivo. Ci sono riuscita per molte domeniche, ma purtroppo la pandemia ha bloccato momentaneamente il campionato. Torneremo forti e carichi di emozioni da donare ai nostri tifosi.

Fino a che punto potrebbe definire il "calcio è anche donna"? Quali sono le sue mansioni all'interno del club calcistico?

Il calcio è anche donna fortunatamente negli ultimi decenni alcuni paletti stanno cadendo e sempre più donne si avvicinano al calcio, la nazionale italiana femminile di calcio ci ha regalato bellissime emozioni, prendiamo spunto da lì per costruire qualcosa di bello anche a Castelvetrano. Il mio ruolo all'interno della dirigenza della Folgore è quello di curare l'aspetto sociale e le relazioni con enti ed associazioni che vogliono vivere il calcio e stare vicini alla squadra.

Come potrebbe, secondo lei, il calcio, ma in genere lo sport, aiutare a risollevare un paese ridotto all'osso come Castelvetrano?

Il calcio e lo sport tutto può essere importante nel risollevare le sorti di questo martoriato paese. Lo sport può aprire le porte ad altre realtà regionali e non solo. Il calcio è anche un grande momento di comunione tra i tifosi che negli spalti ritrovano la voglia di vincere insieme. Un sano campanilismo è indispensabile per far tornare la voglia di remare tutti nello stesso verso. In fondo c'è bisogno di innamorarsi della nostra Castelvetrano anche attraverso lo sport.

Lei è impegnata su altri fronti, come la difesa dell'Ospedale di Castelvetrano, a che punto è la questione?

La questione ospedale purtroppo è ad un binario morto: le promesse fatte ad oggi non hanno avuto applicazione reale, bisogna anche dire che la pandemia sta ulteriormente sconvolgendo gli ospedali del trapanese e non solo. Resta il fatto che la rete ospedaliera così organizzata non è funzionale per il territorio e penalizza molto la Valle del Belice

Per una persona che esercita la sua professione, alcune scelte discutibili della Regione Sicilia, che cosa hanno implicato?

Per chi opera nel settore Sanità la cosa veramente grave è non essere rappresentati per categorie all'Assessorato alla Sanità Regione Sicilia. Abbiamo bisogno di persone competenti nel settore per rappresentare le criticità del sistema in maniera reale e concreta. Di fatto ad oggi l'organizzazione sanitaria fa acqua da tutte le parti e la pandemia ha acceso i riflettori su questo sistema che va revisionato per migliorare.

Cosa si augura che possa accadere in questo nuovo anno?

In questo nuovo anno mi auguro possa avvenire finalmente qualcosa di nuovo e buono per Castelvetrano il nostro paese e merita rispetto ed amore da parte di ognuno di noi, nessuno escluso.

Elena Manzini