Caso Denise, test del dna su una ventenne bosniaca che vive nella capitale

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

Dopo circa 19 anni potrebbe esserci una clamorosa svolta nel caso di Denise Pipitone la bimba di 4 anni rapita a Mazara del Vallo il 1° settembre 2004 davanti la sua abitazione di via Domenico La Bruna. Ieri sera infatti nel corso della trasmissione “Quarto Grado” in onda su Rete 4, la giornalista Claudia Marchionni ha dato la notizia relativa ad un prelievo di saliva, al fine dell’esame del Dna, su una ragazza rom di origine bosniaca di 20 anni che vive a Roma. A seguito di una segnalazione la ragazza, che si chiama peraltro “Denisa” è stata raggiunta da forze dell'ordine delegate dalla Procura.

La Marchionni è riuscita anche a parlare con la 20enne che però non ha voluto rilasciare dichiarazioni ne farsi inquadrare, però è così stata descritta: occhi e capelli scuri, magra e chiara di carnagione; secondo quanto emerso dalla trasmissione la ragazza sarebbe nata lo stesso giorno di Denise ma nella sua carta d’identità risulta di due anni in meno. La ragazza avrebbe vissuto con la nonna fino a 18 anni in Bosnia per poi trasferirsi poi in Italia, in un campo rom, dove attualmente vive, alla periferia della Capitale.

Appresa la notizia Piera Maggio nella sua pagina facebook ha scritto un messaggio, insieme al marito e padre naturale di Denise, Piero Pulizzi: "Al solito, ci arrivano notizie come fulmini a ciel sereno. Che dire, rimaniamo in attesa". In tutti questi anni non si è trovato il colpevole, o i colpevoli della sparizione della piccola Denise; nei mesi scorsi era stata avviata un’altra indagine poi però archiviata dalla Procura di Marsala. Diverse in questi lunghi 19 anni sono state le segnalazioni relative a Denise ma finora sono andate tutte a vuoto, più volte si era battuta la pista rom. Piera Maggio nelle scorse ore è tornata invece a chiedere l’istituzione di una Commissione d’inchiesta parlamentare sul caso Denise.

Nella precedente Legislatura era stato avviato un iter che però si era dimostrato lungo e complicato del previsto: dei lavori della stessa Commissione, prima dello scioglimento del precedente Parlamento, lo scorso agosto, non vi è stata traccia. Si spera che nella nuova Legislatura l’iter possa esser ripreso. All'indomani della cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro, avvenuta lo scorso 16 gennaio, la stessa Piera Maggio scrisse: "Stato, magistrati, chiedete al boss Matteo Messina Denaro, se sa dov'è la nostra Denise.

Noi siamo convinti che se decidesse di fornire la risposta alla nostra domanda, metterebbe fine al nostro calvario.Piera Maggio e Pietro Pulizzi".

Francesco Mezzapelle