Bella l'iniziativa del sit-in contro la mafia, troppo pochi i partecipanti

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

Si è svolta questa mattina presso il giardino comunale intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, l’iniziativa promossa dall’avvocato John Li Causi per ribadire il secco no della comunità ad ogni forma di adesione alla criminalità mafiosa. Alla manifestazione hanno aderito i sindaci di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione, e di Castelvetrano Enzo Alfano accompagnati dai componenti delle due giunte municipali, ed i due presidenti dei consigli comunali rispettivamente Piero Di Stefano e Patrick Cirrincione.

Erano presenti anche diversi esponenti politici di vari partiti, rappresentanti dei clubs service, una rappresentanza del comitato civico Orgoglio castelvetranese, dell’As Civitas, alcuni parenti di vittime di mafia e l’artista equestre castelvetranese Giuseppe Cimarosa. Il sit-in nasceva dalla volontà dell’avvocato Li Causi di mostrare un faccia diversa di questa comunità dopo che sui social ed in alcune interviste c’erano state centinaia di messaggi di cordoglio per l’ex boss Messina Denaro recentemente deceduto.

«Le condoglianze nei confronti della famiglia Messina Denaro e la mitizzazione del boss defunto anche da parte dei giovani fanno parte di una sub-cultura che non mi appartiene – ha detto l’avvocato Li Causi – e quando su giornali e tv si fanno passare solo interviste di persone che si dichiarano a lutto per la morte del boss, si rischia di far passare l’idea che sia quello il sentire comune della città. Lo Stato deve vigilare anche sulle corresponsabilità dei commissari chiamati a gestire i beni confiscati alla mafia- ha continuato Li Causi- Il gruppo 6GdO è stato un clamoroso esempio del fallimento dalla gestione degli amministratori giudiziari», ha detto Li Causi. «Chi controlla il lavoro di questi amministratori? Il rischio è quello che poi tra la gente passa il teorema che la mafia dava lavoro e lo Stato no. Ecco perché è necessario che proprio lo Stato investa su questo.”

Molto corali anche gli interventi dei sindaci Castiglione e Alfano che hanno parlato di una pagina che si è chiusa , speriamo definitivamente e hanno invitato tutti a fare la propria parte per voltare pagina, in tutte le agenzie educative dalla scuola alla famiglia, alla stessa politica per rialzarci». Castiglione ha lanciato un appello allo Stato: «Ci aiuti con leggi speciali o con interventi politico-sociali che favoriscano l’imprenditoria sana e che portino benefici economici e culturali a questa terra.”

Molto accorato anche l’intervento di Giuseppe Cimarosa, che ha ribadito asncora una volta la solitudine che vive e la mancanza di empatia da parte di una comunità per la quale lui si è speso per denunciare l’operato criminale dei Messina Denaro. “ Siamo sempre i soliti e siamo troppo pochi , invece coloro che lasciano commenti sui social dopo la morte di Matteo Messina Denaro o che idealizzano la sua figura sono tantissimi. Noi – ha detto rivolgendosi agli intervenuti – dobbiamo far sentire la nostra voce a testimonianza che siamo molto di più. Dobbiamo continuare a lottare contro la cultura della mafia. A partire dalle scuole».

Nella giornata di domani vi proporremo le interviste con i protagonisti