Bce-Lagarde: un discorso da inesperta con danni devastanti

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

La borsa di Milano, e non solo, è stata affondata dalle parole di colei che dovrebbe pensare a sostenere gli stati. Parole devastanti, frutto di una persona che di politica monetaria non ci ha proprio capito nulla. L'elite pedagogica rappresentata dalla Presidente della Bce è lontana dalla realtà. Se non c'è una iniezione di liquidità oltre i 120 miliardi. Christine Madeleine Odette Lagarde si è praticamente tirata indietro, bastava una semplice frase "Stati fate quel che è necessario la Bce è e sarà sempre al vostro fianco".

Un presidente della Bce che non sa comunicare. Dire "La Bce non si occuperà dello spread" è come dare un input agli speculatori anziché difendere i risparmi dei cittadini. Un Presidente della Banca Centrale Europea che non capisce (o non conosce?) i semplici meccanismi economici (che si studiano a partire dalla terza superiore) sinceramente non serve a nulla. Provoca solo danno. E' necessario mandarla "a casa". Già il suo operato nel suo precedente incarico come Direttore Generale del Fondo Monetario Internazionale (pur non essendo una esperta di politica monetaria, la classica casalinga forse ne avrebbe saputo più di lei), non è che avesse dato prova di correttezza almeno professionale.

Il 4 agosto 2011 fu aperta un'inchiesta contro di lei per abuso di ufficio da un tribunale francese. Manco per nulla pensò di ritirarsi come si converrebbe a persona che ricopre un incarico così importante. Lagarde, colei che usò il pugno di ferro nei confronti con la Grecia (e ne abbiamo viste le conseguenze), con l'Argentina (anche in questo caso una debacle). Possiamo dire che non è certo un genio a trattare col denaro (non è un'economista ma un avvocato). Ritornando al 2008 quando la Lagarde ricopriva il ruolo di ministra delle Finanze e dell'Economia francese dovette rendere conto davanti alla giustizia del suo ruolo svolto nella controversia tra Bernard Tapie (noto imprenditore, attore nonché esponente politico francese), lo Stato Francese e la banca Crédit Lyonnais.

La ministra rischiò di essere indagata per “complicità in falso e appropriazione indebita di fondi pubblici”. Le andò bene giacché fu indicata come "testimone assistito"(ovvero una posizione tra il semplice testimone e l'indagato secondo il codice di procedura penale francese). Nella sostanza l'imprenditore francese si portò a casa un maxi risarcimento dallo Stato francese e la Lagarde fu accusata solo di negligenza. Ora, la puzzetta sotto il naso meglio se la tolgano i francesi, perché non solo noi italiani abbiamo personaggini politici la cui trasparenza è tutta da valutare.

Il problema però, in occasione di questa pandemia (non bruscolini) da Covid-19, una persona nel ruolo della Lagarde avrebbe dovuto almeno pensare alle conseguenze delle sue parole, misurarle. In Italia siamo abituati ai Commissariamenti, è giunto il tempo che anche l'Europa si abitui. Va commissariata la Bce perché non svolge il suo ruolo, anzi sta affondando gli stati. Forse andrebbe verificato per bene il lavoro svolto sino ad ora dalla "signora dal pugno di ferro"(arrugginito) ben lontana dalla classe e dalle capacità di Margaret Thatcher (ex Primo Ministro del Regno Unito).

Fino ad ora si è mosso il Presidente Mattarella, che ha ben fatto, con il suo consueto aplomb. Ma è necessario che ora tutta la politica italiana unita (Salvini meglio lasciarlo a casa, di danni ne ha già fatti troppi) alzi la voce non solo nei confronti della Bce ma anche nei riguardi degli altri paesi europei che sino ad ora ci hanno deriso per come stiamo affrontando la pandemia ma che a breve si troveranno in condizioni peggiori delle nostre. Con grandi sacrifici siamo riusciti a diventare un esempio, stiamo dimostrando che l'Italia quando è necessario sa lavorare unita, che il nostro personale sanitario (sottopagato) sa lavorare di più e meglio dei loro colleghi europei.

Se tutti seguiremo le indicazioni imposteci, ne usciremo presto. CE LA FAREMO. Elena Manzini