Aumentano i voli per Praga ma nel frattempo saltano quelli per Milano. La preoccupazione del presidente Ombra

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

Il covid 19 o corona virus come è ormai universalmente noto continua ad incidere nell’economia, per tacere delle gravi conseguenze anche mortali per la popolazione. E di oggi la notizia che la compagnia irlandese Ryanair ha cancellato tutti i voli da trapani per milano/bergamo fino al prossimo 8 aprile. Con un post la compagnia ha comunicato di aver avvisato tutti coloro che avevano acquistato i biglietti che esiste la possibilità di ottenere un rimborso o la riprogrammazione del viaggio. Anche Alitalia ha temporaneamente sospeso fino al 28 marzo i voli da Milano Linate a TRAPANI Birgi e  cominciano a giungere segnali allarmanti da parte di operatori turistici che vedono cancellazioni e mancate prenotazioni.

L’unica buona notizia arriva per il mese di giugno ed a comunicarla è lo stesso Salvatore Ombra presidente di Airgest Da Giugno infatti Ryanair si fa in 3 nella rotta Trapani-Praga. Dal 31 Marzo al 2 Giugno i collegamenti settimanali saranno due, il Martedi e il Sabato, ma dal 4 Giugno in poi ci sarà un terzo collegamento anche il Giovedi (alle 10.30 da Praga e alle 13.15 in partenza da Trapani). Il presidente Ombra che non ha nascosto la sua amarezza con un lungo post sui propri canali social: Oggi sono veramente arrabbiato.

Diciamolo pure. Chi di noi non è stato anche solo per un momento sfiorato dall’idea che quel leggero stato influenzale che serpeggia o il colpo di tosse magari dovuto ad un goccio d’acqua andato di traverso non sia invece il preludio del corona virus che si sta silenziosamente impadronendo anche di noi??? O il dubbio che il nostro vicino di casa - incallito fumatore - da oggi ha una tosse diversa dal solito? Allora benvenuti nel club! Peccato che non tutti si rendano conto e riescano a cogliere i danni incalcolabili che il nostro essere “tragediatori” - che come diceva il maestro Camilleri è, dalle parti nostre, quello che, in ogni occasione che gli capita, seria o allegra che sia, si mette a fare teatro - stia portando ai nostri territori e alla nostra economia.

Assistiamo da un lato all’aplomb e al silenzio dei popoli asiatici chiusi nel loro problema ma operativi nel fronteggiarlo e dall’altro all'atteggiamento di noi italiani impegnati in una corsa a ostacoli tra chi la dice più grossa per creare allarmismi e fomentare divisioni e timori, supportati da una stampa che punta al rialzo. Al di là di personali considerazioni socio politiche che lascio ad altre sedi, da imprenditore abituato a viaggiare nonché presidente di aeroporto, sto assistendo basito e preoccupato, al dilagare di una pandemia che non è quella virale ma quella psicologica che tuttavia rischia di creare danni incalcolabili.

Mi risulta difficile credere che in Francia, in Germania, in Svizzera, non ci siano casi acclarati o che siano in numero così irrisorio rispetto l’Italia... la differenza sta nel monitoraggio ma soprattutto nel miglior controllo dell’informazione. Con ciò non voglio dire che il problema non esiste, ma va gestito e può essere fronteggiato adottando le misure necessarie ed indispensabili che noi siamo assolutamente in grado di adottare, supportati peraltro da eccellenze nel campo della ricerca di cui l’Italia si fregia e dalla nostra innata propensione per la pulizia.

Ma per favore niente allarmismi. Impariamo a convivere con lucidità con le inevitabili criticità che la quotidianità ci pone di fronte e cerchiamo di non perdere mai di vista gli obiettivi di sviluppo già difficili per fattori contingenti ma non del tutto impossibili. Maggiore ottimismo e minore paura rappresentano la formula vincente di cui abbiamo assoluto bisogno.