Al via Selinunte Estate con tre concerti jazz di Curva Minore

Redazione Prima Pagina Castelvetrano

Sperimentazioni sonore e musiche crossover, Curva Minore torna a Selinunte anche quest’anno con tre concerti: venerdì 11 luglio alle 21 firma l’apertura del nuovo cartellone Selinunte Estate con il trio Timing Birds, per un viaggio musicale tra ritmi tribali africani, contrabbasso e “intrusioni elettroniche” di Dudu Kouatè, Silvia Bolognesi e Griffin Rodriguez. Domenica 13 luglio, tocca al trio di Francesco Cusa partire dall'improvvisazione per costruire architetture sonore in continua evoluzione; e infine venerdì 18 luglio si chiude con TRA, jazz sperimentale conGiancarlo Mazzù, Luciano Troja, Maria Merlino, Domenico Mazza e Federico Saccà.

SELINUNTE. Sperimentazioni sonore e musiche senza confini: Mediterraneo Jazz torna, per la sua quinta edizione, nel cuore millenario del Parco archeologico di Selinunte. È qui che la rassegna ideata da Curva Minore – ispirata dalla visione artistica del contrabbassista Lelio Giannetto – intreccia antichità e avanguardia in una trama sonora che affonda le sue radici nel Mediterraneo per poi aprirsi a orizzonti globali. A raccogliere e rinnovare l’eredità di Lelio sono, come sempre, Valeria, Luca e Gabriele Giannetto.

Si parte venerdì prossimo, 11 luglio, alle 21 con Timing Birds, costellazione sonora nata dall’incontro tra tre anime libere, la contrabbassista e compositrice Silvia Bolognesi – tra le più acclamate figure del jazz contemporaneo –, il percussionista senegalese Dudù Kouate, custode della tradizione griot africana, e Griffin Rodriguez, produttore e musicista statunitense, tecnico del suono dell’Art Ensemble of Chicago. Il progetto nasce da un’improvvisazione in studio, divenuta anche un cd, che mescola jazz, afro-beat, poesia, elettronica e strumenti ancestrali come ngoni e kalimba. Il risultato è un magma musicale di potente libertà espressiva, in equilibrio tra l’arcaico e il futuro.

Domenica 13 luglio, sempre alle 21, il secondo appuntamento è con l’FCT Trio: Francesco Cusa alla batteria, Riccardo Grosso al contrabbasso e Tonino Miano al pianoforte. Il trio parte da materiali improvvisati per costruire melodie e poliritmie che si sedimentano lentamente nel tempo, quasi a sfidare la logica produttiva del nostro presente. “QUEST” è il titolo del progetto – e anche una dichiarazione d’intenti – che fa della composizione istantanea un laboratorio creativo in divenire, dove ogni suono è figlio del momento e della sua urgenza emotiva.

Venerdì 18 luglio gran finale con TRA, una formazione che sta, letteralmente, “tra” jazz e ogni altro linguaggio musicale. A guidarla sono Giancarlo Mazzù (chitarra) e Luciano Troja (pianoforte), due artisti che condividono da oltre vent’anni percorsi sonori comuni, affiancati da tre fuoriclasse della nuova generazione: Maria Merlino (sax alto e baritono), Domenico Mazza (basso elettrico) e Federico Saccà (batteria). TRA è un viaggio collettivo nella libertà espressiva: dallo straight-ahead jazz al rumorismo, dalla musica contemporanea all’improvvisazione radicale, ogni brano è un porto possibile, ogni nota un nuovo inizio.

Tre serate nel segno dell’ascolto profondo e della contaminazione, per un festival che, come ogni anno, invita a perdersi e ritrovarsi tra le pietre e i suoni, nel luogo dove tutto ha avuto inizio.

Biglietti: 10 euro. Info e prenotazioni: www.coopculture.it

PROGRAMMA MEDITERRANEO JAZZ #V

Venerdì 11 luglio | TIMING BIRDS

Silvia Bolognesi contrabbasso, voce, poesia,percussioni

Dudù Kouate percussioni, voce, ngoni, kalimba

Griffin Rodriguez elettronica, voce

Domenica 13 luglio | FCT trio

Francesco Cusa batteria

Riccardo Grosso contrabbasso

Tonino Miano pianoforte

Venerdì 18 luglio | TRA

Giancarlo Mazzù chitarra

Luciano Troja pianoforte

Maria Merlino sax alto, sax baritono

Domenico Mazza basso elettrico

Federico Saccà batteria

APPROFONDIMENTI

Silvia Bolognesi e Dudù Kouate, dopo l'esperienza condivisa con l’Art Ensemble of Chicago, iniziano nel 2020 una proficua collaborazione in duo, e già dopo i primi concert sentono la necessità di aggiungere un terzo elemento, che permette loro di ampliare la già notevole libertà espressiva acquisita. Nel dicembre del 2021 si ritrovano quindi per una sessione in studio con Griffin Rodriguez anch’egli parte integrante della crew dell’Art Ensemble of Chicago come tecnico del suono.

Quello che ne scaturisce è “TIMING BIRDS”, una sessione quasi completamente improvvisata fatta eccezione per i brani già nel repertorio del duo, quali “Polo”, “Vision” e “Kumpa”. Il risultato è un album composto da composizioni estemporanee, sintesi del processo creativo di tre musicisti curiosi ed affiatati che, divertendosi, indagano originali possibilità compositive. Il cd uscito per “Fonterossa” nell’autunno del 2023 riceve un grande consenso, ne segue quindi la versione in LP uscita per “Astral Spirits” nell’Aprile del 2024 (nominato fra i migliori album dell’anno per All About Jazz).

FCT trio

La mia idea per questo lavoro nasce da una prospettiva opposta rispetto a quella dei normali processi che determinano la prassi musicale. Si parte da materiali improvvisati con lo scopo di costruire strutture poliritmiche, melodie, che soltanto in futuro determineranno (semmai) un processo compositivo che potrà essere fermato sulla carta. Troppo spesso viviamo nell’urgenza di produzioni contingenti, di idee musicali anche nobili che necessiterebbero però di ben altre sedimentazioni, di tempo, di maturazione.

Per queste ragioni ho tentato di invertire il processo, ovvero di creare un trio con il quale esercitare un’idea quasi minimalista di composizione istantanea, con cui prestare ascolto alla scintilla creativa dell’istante e sviluppare le cellule sonore frutto delle influenze ambientali, degli umori del momento, delle suggestioni del viaggio, dei cibi assaporati, ecc. Ma sarebbe delittuoso parlare di "musica improvvisata”: la definirei piuttosto una centratura subliminale atta a determinare l’edificarsi di architetture sonore.

Un processo “inevitabile” che col tempo determinerà la necessità espressiva del trio, in modo che, nel suo inesorabile farsi, ogni nota, ogni colpo inferto allo strumento, saranno quelle scaturite dall’ineluttabile. Nessuna scelta” Francesco Cusa

TRA è un progetto che sta tra il jazz e le altre musiche. E’ un’esplorazione che dal jazz si avventura in molteplici direzioni, attivando la creatività e le influenze di ciascuno dei musicisti. Dalla musica contemporanea alla tradizione di New Orleans, dall’improvvisazione radicale e la composizione spontanea allo straight jazz, ma anche il contrappunto, la musica del Novecento, il teatro musicale, il rumorismo. Un viaggio soprattutto nella dimensione della estemporaneità, con approdi in forme, strutture o brani originali, persino standard, su cui costruire sempre nuove tessiture sonore, nuove possibilità.

TRA percorre i territori delle variegate esperienze dei cinque, sia insieme, che in altre situazioni. Giancarlo Mazzù e Luciano Troja collaborano insieme da oltre 20 anni, in duo o in formazioni più allargate hanno pubblicato oltre 10 album, esibendosi numerose volte in Europa e negli Stati Uniti. Maria Merlino, Domenico Mazza, e Federico Saccà sono fra i musicisti italiani più creativi e preparati della nuova generazione. Tutti fanno parte del Pannonica Jazz Workshop e della Filarmonica Laudamo Creative Orchestra, quest’ultima diretta da Giancarlo Mazzù e da Luciano Troja, che l’ha fondata nel 2015.