VIDEO – Parte Domenica la stagione al Teatro Selinus diretta dal teatro Libero

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
26 Ottobre 2018 08:30

Nel pomeriggio di mercoledì è stata presentata La stagione 2018/2019 del Teatro Selinus curata dai  direttori artistici Beno e Luca Mazzone del Teatro Libero di Palermo.  Sarà una programmazione attenta alla divulgazione e alla formazione del pubblico e che  alternerà  un fitto e ricco percorso per le scuole, portando a Castelvetrano interessanti produzioni della scena nazionale e internazionale, con una forte attenzione alla riscrittura di classici e alle nuove drammaturgie.

Nel video due interventi del commissario straordinario dell'Ente, Dr. Salvatore Caccamo e di Luca Mazzone.

  La Stagione pomeridiana del Teatro Selinus (Spettacoli domenicali, ore 17.30): Il 28 ottobre, una prima produzione del Teatro Libero in Stagione, GI GAN TI, da “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello per la regia Lia Chiappara – un lavoro che prova ad esplorare il problema dell’autonomia dell’arte, condizione da sempre vissuta da ogni “artista”, non senza lacerazioni e contraddizioni.

Maruzza Musumeci va in scena l’11 novembre: di Andrea Camilleri, per la regia di Daniela Ardini, Maruzza Musumeci è una favola in cui si intrecciano mito e storia attraverso una fantasia sconfinata imbrigliata nel racconto di una vita vissuta intensamente. Il 25 novembre Come sono diventato stupido di Martin Page, per regia di Corrado Accordino, una produzione Teatro Binario 7 di Monza – l’intelligenza di Antoine, vissuta come una terribile malattia che gli nega la gioia di relazioni sociali soddisfacenti, lo porterà alla decisione di diventare stupido.

Perché gli stupidi, a detta sua, sono felici in quanto inconsapevoli. Il 2 dicembre L’amante di Harold Pinter, diretto da Lelio Lecis, una produzione Teatro Akròama – un gioco di riflessi di specchi che indaga un tema delicato che riguarda l’inconscio e l’interesse che mantiene vivo un rapporto di coppia. Quale dei due coniugi ha torto, quale ha ragione? Un vero e proprio “gioco di ruoli” che cerca di mettere a nudo il rapporto di coppia, toccando temi che, nel profondo, spesso viviamo, che non osiamo confessare neanche a noi stessi… Il 16 dicembre Penelope di Matteo Tarasco.

Un poema erotico e disperato, che espone con lucida follia e altissimo linguaggio le pene di un amor ritrovato, ma invivibile. Penelope illustra le più atroci conseguenze dell’amore, ripercorrendo l’Odissea dal punto di vista di Penelope, la quale, oramai defunta, racconta il ritorno di Ulisse, come mai è stato raccontato. Una seconda produzione del Libero, il 20 gennaio 2019, Prof!, di Jean-Pierre Dopagne, con la regia di Alberto Giusta – la storia di un professore raccontata davanti al Ministero della Giustizia, un viaggio che abbraccia quasi tutta la sua vita; partendo dai precetti di suo padre, passando per la passione dell’insegnamento, fino a quel maledetto 17 febbraio… La terza produzione del Libero, il 24 febbraio, Fratellini, di Francesco Silvestri - come si esprime con verità il dolore di chi si ama? Come si fa a star vicini a chi soffre? Forse occorre dimenticare distanza e paura, imparare ad avere coraggio, provare a toccare le piaghe di chi soffre.

Il 10 marzo Chaos – Humanoid B12 di Daniele Ronco, produzione Compagnia il Mulino ad Arte di Torino - ambientato nel 2026, in un mondo in cui il vuoto è palpabile. Siamo arrivati alla deriva del progresso tecnologico, talmente avanzato che gran parte dell’umanità si è dimenticata di se stessa. In questo contesto si intreccia la storia di due personaggi diametralmente opposti… Il 17 marzo l’omaggio a Charlotte Bara, Danza e mistero, con le coreografie di Tiziana Arnaboldi, una produzione Compagnia Tiziana Arnaboldi, Ascona / Svizzera - un raffinato percorso coreografico tra luce e buio che si fa omaggio alla grande danzatrice Charlotte Bachrach.

Arnaboldi lavora sulla postura gotica per riallacciare il filo rosso che la lega allo spazio e alla figura della danzatrice belga. Il 31 marzo chiude la stagione una produzione del Teatro Libero di Palermo Medea Kali, di Laurent Gaudé, traduzione e regia Beno Mazzone - il mito di Medea riscritto da Gaudé che la trasporta in India, tra intoccabili e nuovi poteri. Una nuova divinità della morte, della danza, e dell’amore. Una ferita aperta che lascia credere alla sua propria follia, divenendo un’ombra luminosa.

Il botteghino del Teatro Selinus sarà aperto: giovedì 25, venerdì 26 e sabato 27 ottobre dalle 10.00 alle 13.00 e domenica 28 ottobre a partire dalle 15.30. Informazioni e prenotazioni allo 091.6174040 e 360.549523. Biglietto posto unico € 12. Abbonamento a 10 spettacoli intero: 60 euro, abbonamento ridotto per under 30 e over 60: 40 euro. Teatro Selinus - Piazzale Carlo D'Aragona, 7, 91022 Castelvetrano

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