Spese scolastiche detraibili per le famiglie. Un vademecum stilato dal Comitato Genitori

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
19 Novembre 2019 07:00
Spese scolastiche detraibili per le famiglie. Un vademecum stilato dal Comitato Genitori

Il comitato genitori di Castelvetrano, avvertendo una esigenza comune tra le famiglie, ha elaborato una mini guida sulla detraibilità delle spese scolastiche. In tal modo si fornisce alle famiglie la possibilità di detrarre dalle imposte sul reddito la percentuale consentita per spese scolastiche quali ad es. Assicurazione, mensa, teatro o corsi inseriti nell’offerta formativa, palestra. Spesso la mancanza di strumenti e spiegazioni non consente di avere un quadro chiaro di tutela. Il comitato genitori nasce proprio per fornire chiarimenti e aiuti alle famiglie prive di una rappresentanza unitaria nei rapporti con le scuole e il comune.

La mini guida è stata esaminata e approvata dall’Agenzia delle Entrate di Castelvetrano     MINI GUIDA ALLE SPESE SCOLASTICHE DETRAIBILI   Ogni anno scolastico rappresenta per la famiglia anche una fonte di spesa non irrilevante, specie per le famiglie con più figli frequentanti la scuola dell’obbligo.   Le spese scolastiche sono tante e diverse, dai pennarelli alle tasse di iscrizione per le scuole superiori, passando per libri, gite, assicurazione, mensa, post scuola e molto altro.

  Alcune di queste spese sono detraibili, altre no, anche se tutte, in modo diverso, sono spese legate all’istruzione.   Cosa si intende per spese “detraibili?”   Le spese sono detraibili dalle tasse, nel senso che tali esborsi danno diritto ad una detrazione in sede di IRPEF, una riduzione, cioè, delle tasse da pagare allo Stato annualmente, sulla base della ricevuta rilasciata al genitore. La ricevuta deve attestare l’esborso di tali spese con riferimento al bambino e/o alla scuola frequentata, con indicazione del codice fiscale.

  La detrazione non è grandissima in realtà: si può avere uno “sconto” sulle tasse pari al 19% delle spese scolastiche sostenute.   Non su tutte le spese, però: il tetto di spesa massimo è di 800 Euro per figlio.   La detrazione massima di cui si può godere, quindi, è di poco più di 149 Euro per figlio (cioè il 19% di 800 Euro).   E se il figlio è a carico di entrambi i genitori, la detrazione deve essere divisa a metà.       Facciamo un esempio.

Se nel 2018 hai accumulato 100 Euro di spese scolastiche, avrai diritto a una detrazione di 19 Euro sull'Irpef. Se hai speso 786 Euro avrai diritto a 149 Euro di detrazione. Se hai speso 1.500 euro, la detrazione sarà anche in questo caso di 149 Euro perché il limite massimo è stato raggiunto e di più non si può avere.   Ecco qui sotto un elenco delle spese detraibili che si riferiscono alla frequenza di scuole materne, elementari, medie e superiori, pubbliche (statali, comunali o regionali) o anche private parificate.

  Tasse di iscrizione e frequenza Sono sicuramente spese scolastiche detraibili nel 2019 le tasse di iscrizione a scuola. Le tasse di iscrizione si pagano solo per la scuola superiore dopo i 16 anni, perché prima l’istruzione è obbligatoria e gratuita. Le scuole però, come sappiamo, possono chiedere ai genitori un contributo volontario per far fronte a varie necessità. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il contributo volontario è una spesa detraibile.

Importante, come per tutte le spese detraibili, conservare la prova del pagamento: il bollettino postale oppure la prova del bonifico che contengano il nome del bambino, il motivo del pagamento e l’anno scolastico. Per esempio: “Contributo volontario 2018/2019 – Nome e cognome bambino”. In mancanza, in caso di pagamento contante, occorre richiedere alla segreteria l’“attestazione per le spese scolastiche detraibili” e riempire un modulo.   Spesa per asilo nido pubblico o privato Come per la scuola, anche per la spesa dell’asilo nido si può avere diritto a una detrazione del 19% e anche in questo caso c’è un tetto massimo alle spese che si può portare in detrazione: 632 Euro all’anno per ogni figlio a carico.

Nel caso dell’asilo nido, puoi detrarre le spese anche si è scelto un istituto privato (mentre per la scuola puoi detrarre le spese solo per scuole pubbliche o parificate) e anche per le cosiddette “sezione primavera” o “sezione ponte”, che stanno a cavallo tra il nido e la scuola dell’infanzia. Occorre sempre, ovviamente, la ricevuta completa rilasciata dalla struttura.     Assicurazione Altra spesa di inizio anno scolastico è l’assicurazione.

E anche questa, come il contributo volontario, può essere detratta in parte dalle tasse (così è stato precisato da Agenzia delle Entrate con Circolare 7/E/2018). In genere si tratta di una piccola cifra, è vero, ma si può comunque aggiungerla al totale delle spese scolastiche. Anche in questo caso occorre richiedere attestazione del versamento alla segreteria scolastica.   Mensa Per la scuola dell’infanzia e in alcuni casi per le elementari, la mensa è spesso il costo più alto legato alla scuola.

Anche per la mensa, si può scaricare il 19% di quello che si spende (Agenzia delle Entrate - Circolare 18/E/2016 ). Per usufruire della detrazione, occorrerà, pertanto, portare al proprio commercialista la ricevuta della spesa effettuata per l’acquisto del ticket mensa, dalla quale risulti il Codice Fiscale dell’acquirente o del bambino a carico del genitore.   Gite scolastiche Anche le spese per le gite scolastiche possono essere portate in detrazione.

(Agenzia delle Entrate - Circolare 7/E/2018). Le gite sono decise dal Consiglio di Istituto e fanno parte dell’offerta formativa della scuola, quindi rientrano nella frequenza scolastica e sono detraibili. Se si paga la gita direttamente alla scuola basterà che conservare la prova del bonifico fatto. Se, invece, si è pagata l’agenzia di viaggio oppure in contanti, magari attraverso il rappresentante di classe, allora la spesa sarà compresa nell’attestazione delle spese che la scuola deve fornire.

Basterà anche in questo caso, richiedere alla segreteria l’“attestazione per le spese scolastiche detraibili” e riempire un modulo.     Corsi di teatro, corsi di Inglese e altri Come le gite, anche i corsi di teatro, di lingua o altro che i bambini frequentano a scuola fanno parte dell’offerta formativa e fanno risparmiare un po’ sulle tasse. Anche se non sono obbligatori e anche se si tengono fuori dall’orario scolastico, qualora sono fonte di spesa possono formare oggetto di detrazione.

Attenzione però: si fa riferimento ai corsi deliberati dal Consiglio di Istituto e, in genere, scelti dalle maestre o dai genitori all’unanimità. Da non confondere con quei corsi pomeridiani che si svolgono dentro la scuola, e che sono liberi e privati. Quelli non possono essere detratti come spese scolastiche, perché non fanno parte dell’offerta formativa della scuola. Però, se determinano costi possono essere scaricati come spese sportive.   Agevolazioni per bambini con DSA Dal 2018 sono detraibili anche le spese sostenute per acquistare sussidi e strumenti che agevolano l’apprendimento per bambini e ragazzi con disturbo specifico dell’apprendimento (DSA).

Per esempio registratori, calcolatrici, ma anche computer e tablet. In questo caso hai diritto a una detrazione del 19% senza nessun tetto di spesa. Per altre informazioni su questo argomento trovi maggiori info su Associazione Italiana Dislessia.  

Spese per trasporto pubblico detraibili

Da quest’anno si può scaricare la spesa per l’abbonamento al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, sia per il genitore che per i figli a carico. Quindi, se i bambini sono alle medie e già vanno a scuola da soli in autobus, si potrà scaricare la spesa dell’abbonamento al bus.

Il tetto massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione è di 250 euro complessivi.       Spese scolastiche NON detraibili   Altre spese scolastiche, purtroppo, non sono detraibili.   Le indichiamo giusto per fugare ogni dubbio e per evitare di conservare inutilmente scontrini e ricevute.   Penne, matite, quaderni, colori Anche le spese di “astuccio” sono piuttosto alte tra penne ricaricabili, colori e pennarelli, colla e via così.

Purtroppo però, anche se necessarie per andare a scuola, queste spese NON sono detraibili dalle tasse. Su questo l’Agenzia delle entrate è stata chiara: niente detrazione per il materiale di cancelleria.     Spese per libri scolastici La spesa per i libri di testo, anche se può sembrare strano, NON si può detrarre dalle tasse che siano acquistati per le materne, le elementari o dalle medie in poi.   Spese per trasporto scolastico Non è scaricabile neanche il costo dello scuolabus, perché, spiega l’Agenzia delle Entrate, si tratta di un’alternativa al trasporto pubblico, quindi non si può chiedere una detrazione dalle tasse.

Come dire, se c’è l’autobus per andare a scuola puoi prendere quello. Però, per i più grandi che già vanno a scuola da soli e usano autobus o treno puoi avere un rimborso sui costi di trasporto come sopra illustrato.     Altre spese detraibili per i figli Oltre alle spese scolastiche, ci sono molte altre spese per i figli che si possono scaricare dalle tasse: contributi alla babysitter (con ricevuta), le visite specialistiche, spese sportive in genere dai 6 fino ai 18 anni, gli occhiali.

        Informativa redatta dal Comitato Genitori verificata dalla Agenzia delle Entrate di Castelvetrano che rimane a disposizione degli utenti per qualsiasi chiarimento.

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