Salemi. San Nicola ancora oggi riferimento per i fedeli

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
13 Marzo 2020 17:44
Salemi. San Nicola ancora oggi riferimento per i fedeli

Era il 1270 quando il popolo salemitano fervido di fede si aggrappò al potere divino per liberare la città dalla peste. E come narra la leggenda fu proprio in quella terribile circostanza che i cittadini si rivolsero alla Chiesa per aver un santo patrono. E così nel corso del 1290, venne fatta formale richiesta al Papa Nicolò IV, il quale decise che sarebbero stati gli stessi abitanti a scegliere il loro protettore. Fu così che il popolo scelse di estrarre a sorte il futuro Santo Patrono.

Dopo la prima estrazione uscì il nome di San Nicola di Bari. Non riscontrando alcun legame si optò per una seconda estrazione dopo la quale fu nuovamente San Nicola. L'estrazione, venne rieseguita e "miracolosamente" riconfermata per la terza volta. Da quel momento in poi San Nicola divenne il Santo Patrono di Salemi. Nell’antica litania il buon popolo cristiano pregava il Signore di tener lontani da lui una serie di flagelli, dalle tempeste alle invasioni delle locuste alle incursioni normanne o saracene.

Si parla di solito, per il passato, di «peste», «pestilenza»: ma sono termini vaghi, imprecisi. Quel che comunque è evidente quando una società è colpita da una malattia epidemica, è il suo caratteristico iter. Il contagio si manifesta sulla prima in maniera incerta e sporadica, e si tende a sottovalutarlo o a negarlo. Poi, mano a mano che si diffonde, si genera nelle aree limitrofe ai luoghi in cui si presenta un’ansia sempre maggiore, che può giungere a livelli d’isteria collettiva.

Nonostante ciò secoli fa si prediligeva sempre e comunque la preghiera collettiva. Nonostante siano passati secoli, questo atto di fede permane e in occasione di calamità, come per esempio la siccità, i fedeli si riuniscono in preghiera in processione per chiedere l’intercessione dei santi e di Dio; come è avvenuto di recente a Gibellina. Non solo, non sono rare le catene che girano sui vari social network, a dimostrazione che la speranza di una intercessione divina è ancora oggi qualcosa a cui l’uomo si “aggrappa”.

Purtroppo, in questo particolare momento storico, l’aggregazione e il pregare tutti insieme non ci è concesso. L’imperativo è non abbracciarci, non toccarci, stare a casa. Pregare sì, ma ognuno per sé, nella propria individualità così come stanno facendo i salemitani e i fedeli di tutta Italia. Nonostante, questo terribile nemico chiamato Covid-19, ci abbia tolto da un lato la “libertà”, la spensieratezza, la quotidianità, dall’altro lato ha fatto riemerge valori sopiti nel tempo, ma soprattutto ci ha insegnato a dare il giusto peso alla vita e alla fede.

… San Nicola, Santo Patrono di Salemi. Dopo le tre estrazioni a sorte che sancirono San Nicola come Patrono di Salemi si racconta che per intercessione del Santo insieme alla Madonna, a San Biagio e San Francesco, il paese di Salemi fu salvato dal colera che Dio voleva scagliarvi nel corso del 1740. Nella centralissima piazza della Libertà per ringraziare il Santo di avere protetto la città dal terremoto del 1794 fu innalzata una statua. Nel 1987, in occasione del IX centenario della traslazione delle reliquie del santo da Myra (Turchia) a Bari, nel corso di un pellegrinaggio del popolo salemitano a Bari, dopo la S.

Messa celebrata dal vice parroco della città Don Giuseppe Maniscalco sulla tomba di S. Nicola, come dono al Patrono, i salemitani offrirono un olio profumato. Versatene alcune gocce sul marmo della tomba, queste ultime furono assorbite venne completamente assorbito, suscitando lo stupore dei presenti. Quell'ampolla è custodita all’interno della Basilica di Bari come segno della venerazione al Santo, che continua ad essere, dopo sette secoli dalla sua proclamazione, Patrono di Salemi. Valentina Mirto

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