“Quattro chicchiere con…” Giovanni Billeri

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
22 Dicembre 2018 12:32
“Quattro chicchiere con…” Giovanni Billeri

  I settori economici a Castelvetrano hanno tutti problemi da risolvere che si acuiscono più passa il tempo. Le nostre 4 chiacchiere le facciamo questa volta con Giovanni Billeri, figura in un certo senso storica del commercio castelvetranese. E' a lui (di cui era presidente) e ad un gruppo di commercianti del centro storico che si deve la nascita di "CastelvetranoShopping". Lei è stato  il Presidente dell'Associazione Castelvetrano Shopping quale era il suo intento? In quel periodo si avvertiva l'esigenza di rivitalizzare il centro storico di Castelvetrano, dopo che lo stesso era stato abbandonato, prediligendo lo sviluppo della zona svincolo A29 per motivi a tutti noti.

C'era dunque nell'aria la voglia di riemergere dall'abbandono non solo economico ma anche socio culturale. Il mio intento era, pertanto, quello di renderlo fulcro di attivita' attrattive periodiche, per far rifiorire le attivita' che vi insistevano  e di conseguenza riempirlo di vita, di svago, di cultura, di emozioni, di incontri . L'ho fatto per piu' di un anno, realizzando assieme ai miei collaboratori quindici eventi in  breve tempo, cominciando con Nottart, primo grande successo artistico, fino ad arrivare alla Prima Sagra del Carciofo della storia di Castelvetrano con cinquantamila presenze in due giorni...

Che dire, il Centro Storico era rinato, suscitando interesse da parte di operatori commerciali, dei media locali, ma anche della pubblica amministrazione stessa che non poteva trascurare piu' una zona che si era rimessa in gioco, sotto gli occhi di tutti. Panchine al Corso, pulizia, decoro, illuminazione, eventi, successi. Stava funzionando, davvero! In quel momento, però,  hanno avuto paura dei sacrifici necessari per mantenere tutto questo e  sono rimasto quindi solo. Sappiamo che è una persona molto attiva sul territorio e si spende molto per esso.

Dopo le numerose iniziative del passato, quali sono le prossime che ha in programma? Diciamo che amo la mia citta', ancora oggi, nonostante tutto.  Dopo una lunga pausa, mi torna a trovare la voglia di riempirla di nuovo, di farla conoscere anche se per qualche giorno, per altri motivi, diversi da quelli famosi. E' per questo che nasce La Prima Sagra del Pane Nero di Castelvetrano, gia' annunciata e sulla quale sto lavorando , per la quale chiedero' la collaborazione di tutti quelli che hanno voglia di mettersi in gioco.

Prevista in primavera del 2019 sara', o quanto meno spero che sia, la Sagra per antonomasia di Castelvetrano e di uno dei suoi tesori. In questi giorni mi è arrivata anche un'altra proposta, ovvero la realizzazione del Cioccofest itinerante della Valle del Belice a Castelvetrano. Mi piacerebbe..... Da un negozio di oggettistica di livello al mondo dei grani antichi. Due mondi decisamente diversi. Cosa l'ha spinta verso il "nuovo mondo"? Di cosa si occupa esattamente? In realta' e' dal mondo delle farine e quindi del grano ( sono stato titolare e amministratore di un mulino a grano duro per quindici anni) che per scelte personali sono passato anni fa al mondo dell'arredamento, dell'oggettistica di alto livello, affascinante anch'esso per la verita'.

Ritorno pertanto al passato, guardando ai grani antichi siciliani moliti a pietra con curiosita'. E dopo aver stretto un accordo in esclusiva per la macinazione con un giovane mugnaio di un piccolo mulino a pietra, ho iniziato a creare farine realizzate con miscele di grani antichi siciliani. Le immetto sul mercato, le pubblicizzo, le faccio provare, panificare. Quattordici marchi creati, .tra i quali il mio " Rosso di Sicilia"  che non e' solo farina ma anche pane con una forma che ho stabilito ( rotondo, due linee parallele, senza sesamo con lievito madre)  e che realizzano in quasi cinquanta punti vendita con esclusiva di zona in due province, Trapani e Agrigento.

E il mio Nero di Castelvetrano, miscela di grani antichi tra i quali la tumminia per la realizzazione del piu' famoso pane nero, etanti altri. Che si possono acquistare direttamente così come le farine, direttamente senza intermediazioni. La verita' e' che sentire l'odore del grano mentre diventa farina, lentamente a bassi giri come una volta, vederlo rompere, sfarinarsi nella sua interezza senza alcun tipo di alterazione o privazione e poi assaggiarla tiepida quando esce e' indescrivibile !!! Si sente il sapore della Sicilia, della vera Sicilia. Castelvetrano è ancora "da vivere"? Come viverla? Domanda difficile,  oggi, questa, per un castelvetranese.Diciamo che e' ancora da vivere nella misura in cui si ha la forza di cambiare  "atteggiamento" .

Nel senso che bisogna crederci ancora e nonostante il debito pubblico, i problemi ad esso riconducibili, le infiltrazioni, le connivenze, nonostante tutto, trovare la forza per ripartire e rinascere come la fenice dalle proprie ceneri!!! E sara' certamente ancora da vivere, se ben amministrata. Come viverla? Io non lo so per gli altri, ma per me c'e' un solo modo " Viverci" intensamente !!!  Ecco esattamente, io faccio questo.   Elena Manzini

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