“Quattro chiacchiere con” …Marcello Sinacori (Torrefazione Enoteca Genco)

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
16 Febbraio 2019 12:50
“Quattro chiacchiere con” …Marcello Sinacori (Torrefazione Enoteca Genco)

Chiacchierare è sempre meglio davanti ad un buon caffè. E allora perché non portarsi a casa un buon caffè appena macinato, i cui chicchi sono lavorati ancora come un tempo. Parliamo della storica "Torrefazione Genco" che risale al 1966, quando Vincenzo Genco decise di intraprendere l'attività di torrefazione del caffè. A  quei tempi non esistevano supermercati e la bottega riscosse molto successo, tanto da fidelizzare nel tempo generazioni che tramandavano la tradizione di usare il buon caffè fresco.

Nel 1995 l'attività fu messa in vendita. Fu così che Marcello Sinacori poco più che ventenne la rilevò assieme ad un amico, portando avanti la tradizione ed imparando a tostare a legna. La vostra è un'azienda presente da molto tempo sul mercato. Un'azienda storica di Castelvetrano. Di cosa vi occupate? L'attività tratta le miscele di caffè tostate con metodo artigianale a legna, proprio con la stessa macchina tostatrice che trovai quando la rilevai. Tutto il processo di tostatura e vendita del caffè è svolto proprio come il primo giorno di quel lontano 1966.

Inoltre si vendono anche the infusi e tisane e relativi accessori, cioccolata caramelle e confezioni, vini e liquori nazionali ed esteri, macchine per caffè e accessori, e si fornisce anche assistenza tecnica e riparazione. Quali sono i vostri punti di forza? Uno è la passione per questo mondo. La passione per qualcosa ti rende conoscitore di essa, quindi in questo caso professionale, ti da inoltre la carica quotidiana per abbellire, scegliere e rendere unica la ricercatezza e l'assortimento di prodotti di alta qualità, che tante volte riscopre chi si avvicina alla Torrefazione Genco trovando il dialogo col venditore, la competenza e quindi il gusto di affidarsi.

Esattamente il contrario di quello che accade in un qualsiasi moderno negozio in cui si va per cercare uno specifico articolo già deciso a priori e basta. Spesso chi entra per la prima volta nel negozio, si complimenta per l'originalità e la qualità dell'offerta dei nostri articoli, per le confezioni ricercate, per la cioccolata raffinata. Se lei fa un giro di moderni "negozi di caffè" che l'epoca di cialde e capsule per la facilità con cui aprirli ha generato, vedrà solo scatole e basta; non sentirà alcun profumo di caffè e non scorgerà alcuna bellezza.

Qui invece sentirà profumi di caffè, cioccolata tisane ecc., vedrà delle belle confezioni, delle macchine per caffè uniche nel loro genere, persino la scelta della musica riscuote i consensi ed i complimenti dei clienti, avvertirà insomma un'atmosfera. nella foto Marcello Sinacori L'economia in costante discesa di Castelvetrano ha colpito anche la vostra attività? Certamente, l'economia è tutta collegata. Se un settore va male, di riflesso vanno male anche gli altri settori.

Ovviamente poi ci si deve prodigare per far fronte al problema con strumenti diversi, articoli nuovi, specializzazione sempre maggiore, servizi diversi. Paradossalmente più c'è crisi, più devi essere preparato e pronto a vendere.   Cosa e come si potrebbe uscire, secondo lei, dal girone infernale in cui si trova il paese, per poter vedere una ripresa economica? Castelvetrano purtroppo oltre il problema della crisi globale che attanaglia un po' tutto il territorio, vive anche il problema dell'apertura del vaso di Pandora della mala gestione accumulata negli anni, tramutata in somme esorbitanti di debiti che il comune ha maturato nel tempo.

Tali debiti, oggi, che l'ingranaggio dell'avvicendarsi delle varie amministrazioni si è fermato al commissariamento, hanno generato l'impossibilità di curare anche le infrastrutture e il decoro minimo della città , peggiorando la già precaria situazione economica generale. La linfa che dovrebbe arricchire la città a costo zero sarebbe a mio parere il turismo, vettore di proventi esterni; qualsiasi turista (oramai sono rari) sia mai entrato nel mio negozio, ha sempre comprato qualcosa. Ma se lei fosse una turista perchè oggi sceglierebbe Castelvetrano come meta? Da commerciante le rispondo che dal "grigiore", ha definito bene, si esce coi colori.

I colori attirano il cliente è un fatto commerciale. Realisticamente parlando per cambiare l'attuale situazione di Castelvetrano occorrono in termini economici attività e non passività , credo sia opportuno intanto trovare risorse in ogni dove. Successivamente investire tali risorse per la riqualificazione della città partendo dalle strade oramai devastate dalle buche, passando per l'illuminazione delle stesse e continuando agli edifici pericolanti. Contestualmente alla riqualificazione del centro a livello estetico si dovrebbe intervenire anche incentivando lo sviluppo di alcune tipologie di attività commerciali che dovrebbero sorgere nel centro storico secondo un piano regolatore.

Importantissimo poi intervenire sul turismo attirando i visitatori, relegati nelle strutture alberghiere periferiche, a visitare la città dopo avere messo in luce davvero le attrattive che essa offrirà . Di certo non è cosa semplice ma è doveroso anche ammettere che sarebbe ancora più difficile se Castelvetrano fosse una qualunque città senza il mare, il Parco Archeologico, la storia e quindi le tipicità locali. Elena Manzini

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