“Quattro chiacchiere con…Giovannella Titone” (Ristorante Boomerang)

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
23 Marzo 2019 12:28
“Quattro chiacchiere con…Giovannella Titone” (Ristorante Boomerang)

Boomerang, una baita in legno che ha quel certo non so che di montagna che però si trova nei pressi di uno dei mari più belli, quello di Marinella di Selinunte. Ristorante molto conosciuto dai turisti, grazie anche all'ottimo rapporto qualità-prezzo. Si sa, non c'è miglior pubblicità che il passaparola. Il "Boomerang" non nasce però come ristorante bensì come bar solo col tempo, vedendo che gli introiti andavano via via diminuendo vi è stata la svolta.  Da quanto tempo siete presenti come realta' della ristorazione a Marinella di Selinunte? Il Boomerang nasce tanti anni fa ma come bar, poi vedendo che le cose non andavano troppo bene abbiamo deciso per la svolta in ristorante tipico.

Cuciniamo da 11 anni a Marinella di Selinunte. Cosa vi contraddistingue rispetto ad altri ristoranti? Con grande soddisfazione posso dire che ci conoscono non solo nel territorio ma anche in diverse zone d'Italia.  Ogni anno siamo sempre più soddisfatti. Siamo un piccolo ristorante in cui serviamo solo pesce fresco cucinato in maniera molto semplice. Il menù lo stabiliamo giorno per giorno in base al pescato. Un piatto che si deve assolutamente degustare da voi? Indubbiamente pesce.  Un piatto in particolare non so cosa indicare.

Portiamo dalle 7 alle 9 portate di pesce: dalle triglie ai calamari, ai merluzzetti fritti, calamari, gamberoni, tonno, pesce spada, sarde incannate, la nostra insalata di radicchio verde ed arance. Piatti semplici, rispettando sempre la stagionalità del pesce. Come ad esempio i calamari arrosto con un pesto inventato da mio padre (olio, limone, origano).  Cosa potrebbero fare le istituzioni ed I futuri amministratori di Castelvetrano per risolvere certe criticita' e favorire l'afflusso turistico?    Non è facile dare una risposta.

Tante sono le problematiche. Se ci sarà un nuovo sindaco speriamo risolva i problemi  che da un po' facciamo presente ma ad oggi non abbiamo visto alcun intervento. In alcune strade non c'è illuminazione, le strade sono dissestate, la pulizia del Parco Archeologico e dell'intera borgata.  Il turista deve essere un po' più coccolato, gli si deve far trovare un paese più accogliente. Penso anche all'apertura domenicale del Parco Archeologico, giorno in cui le persone hanno tempo a disposizione per poterlo visitare o comunque concedersi una passeggiata nella borgata.

L'ideale sarebbe che si ritornasse ai tempi d'oro degli anni '80 – '90, invece questo luogo ha via via subito come una sorta di involuzione. Elena Manzini  

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