Psicosi terremoto Castelvetrano Futura interroga i commissari

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
20 Ottobre 2017 10:45
Psicosi terremoto Castelvetrano Futura interroga i commissari

 Il movimento civico Castelvetrano Futura,  a seguito di una riunione con i propri iscritti, ha esaminato le ultime vicende legate al verificarsi di una serie di fenomeni come le frequenti scosse di terremoto, seppur di lieve entità, e vuole portare all’attenzione dei componenti della Commissione Straordinaria alcune criticità. Vogliamo innanzi tutto puntualizzare che, sebbene il nostro comune sia stato sciolto e poi commissariato, il nostro movimento non è certo venuto meno a quell’impegno preso quattro anni fa con i cittadini e con le problematiche relative al paese.

In questi mesi abbiamo assistito ad uno stillicidio di comunicati stampa da parte di gruppi politici o di osservatori auto proclamatisi a tutela del bene comune, noi abbiamo preferito continuare a lavorare in silenzio, senza mai perdere il contatto quotidiano con la  nostra gente e proprio alla luce delle ultime vicende legate al manifestarsi di parecchie scosse di terremoto abbiamo registrato il sempre più crescente livello di preoccupazione che si è generato nella popolazione, paure infondate che tuttavia hanno generato una psicosi collettiva.

Nessuna presa di posizione chiara ed intellegibile ha ritenuto di dovere assumere la Commissione, tenuta oltre alla bonifica della P.A., a reggere le sorti di questo comune. I cittadini castelvetranesi non riescono a comprendere come mai, non vengano presi provvedimenti chiari che possano contribuire a ristabilire un clima più sereno all’interno delle famiglie castelvetranesi, ormai in pieno panico per la frequenza delle scosse, per i continui sciacallaggi perpetrati sui social network e per l’assenza di uno Stato che è stato solerte nell’individuare le presunte infiltrazioni mafiose, ma che non riesce oggi a rassicurare la popolazione con semplici accorgimenti che contribuirebbero a ristabilire un clima più sereno.

Al contrario si pensa a smantellare un centro operativo di protezione civile che negli ultimi anni ha dato bella prova di sé diventando un punto di riferimento anche dei comuni belicini, destinando i locali a sede della polizia municipale. La sensazione che avverte la cittadinanza è quella che questa commissione sia inflessibile nel sanzionare le condotte irregolari messe in atto dagli operatori economici, con chiusure a raffica e sospensione di attività commerciali, ma che non dimostri uguale solerzia nell’ascoltare e nel rassicurare la popolazione ove necessario.

Sia chiaro la commissione non è dotata di bacchette magiche, né possiede doti divinatorie che possano prevedere gli eventi sismici ma le recenti determinazioni  che abbiamo appreso dagli organi di stampa, appaiono poco funzionali. Come mai non si effettua un adeguato controllo su tutti gli uffici comunali, alcuni dei quali forse non proprio a norma, e che ospitano centinaia di dipendenti e di utenti quotidianamente? Come mai il semplice crollo di alcuni pannelli in gesso porta alla decisione di trasferire un importante presidio di legalità come il comando della polizia municipale dal centro storico? Come mai si decide di smantellare un centro comunale di protezione civile che è stato nel tempo un presidio indispensabile nel gestire le emergenze, grazie alla disponibilità dei volontari delle varie associazioni di protezione civile? In tema di legalità ci farebbe sapere conoscere se la Prefettura è stata informata di questa decisione di privare il territorio del COC e del COM? Si precisa che la precedente amministrazione ha approvato un piano di protezione civile, distribuito in città che prevede proprio quella sede come luogo destinato a sede operativa di protezione civile per eventuali eventi calamitosi.

Si ricorda che il centro “Coronas” è stato inaugurato dal Prefetto dell’epoca Marilisa Magno tra i primi in Sicilia. Non vorremmo che la commissione involontariamente compisse atti illegittimi.

Comprendiamo l’esigenza di dare discontinuità a quanto operato dalla precedente giunta, ma per quale ragione non si completa l’immobile confiscato a Grigoli, già parzialmente adeguato, per dare nuova sede ai Vivili Urbani? L’attività di recupero delle risorse dovrebbe essere più agevole  per una commissione straordinaria specie quando si tratta dell’utilizzo di un bene confiscato alla mafia, che si ricorda, è stato assegnato al Comune proprio con tale destinazione.

Come mai la popolazione è stata informata del piano comunale di protezione civile e dei consigli utili in caso di terremoto dalle testate giornalistiche locali e non dall’Amministrazione? Forse perché attività amministrativa della precedente Amministrazione? Non sarebbe stato utile, anche nell’ottica di rasserenare la popolazione, effettuare una serie di incontri nelle scuole con gli operatori della protezione civile che avrebbero potuto fornire dette informazioni? 

comunicato stampa  Movimento Castelvetrano Futura

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