Per Musumeci la situazione rifiuti è un’emergenza strutturata

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
04 Gennaio 2018 14:25
Per Musumeci la situazione rifiuti è un’emergenza strutturata

Nella giornata di ieri il Presidente della Regione Siciliana, On. Nello Musumeci, ha indetto una conferenza stampa per chiarire la problematica dei rifiuti. "Dopo trenta giorni di attività del governo credo di poter dire che la situazione della gestione dei rifiuti in Sicilia è assai grave. Parlare di emergenza di fronte ad un problema che si trascina da vent'anni è fare un torto alla lingua italiana. Preferisco usare un ossimoro, un’emergenza strutturata"."Bellolampo è l’emergenza più grave; tra un mese se nulla cambia la Sicilia occidentale non avrà più dove scaricare i rifiuti.

Bellolampo è la più grande crisi, ma sullo sfondo la crisi è generale. Tutte le discariche in Sicilia sono prossime al collasso - avverte Musumeci - Abbiamo due milioni di metri cubi da conferire. Al giorno in Sicilia vengono portati in discarica 5 mila tonnellate di rifiuti. Se nulla dovesse cambiare a settembre non avremmo più dove metterli".”Domani chiederò a Gentiloni la dichiarazione di emergenza ambientale Ho bisogno di poteri speciali, annuncia Musumeci, affermando che la competenza sui rifiuti in Sicilia deve andare alle ex Province, oggi enti di area vasta.” Per il governatore è necessario riformare la legge 9 del 2010, che istituisce le società di regolamentazione del servizio di gestione della raccolta dei rifiuti: "Questa legge va fatta entro la primavera - ha detto - e la giunta sta predisponendo un suo ddl".Per Musumeci occorre "un nuovo piano dei rifiuti, potenziare la differenziata, trovare soluzioni per il debito degli Ato e incentivi alle imprese che utilizzano materiali riciclati.

Da vent'anni - ha aggiunto - la politica siciliana prova a risolvere il problema dei rifiuti invocando lo stato di emergenza". Parlando delle percentuali di raccolta differenziata, pari al 22% secondo i dati della Regione divulgati nel luglio di due anni fa, Musumeci ha detto che "quei dati non erano veri" perché inferiori. Il Governatore ha anche annunciato che nei prossimi giorni incontrerà i commissari degli Ato e costituirà un servizio ispettivo per verificare inadempimento e omissioni.

"Non si gioca con il denaro pubblico" ha chiosato Musumeci 

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