Pasquale Calamia, noto alfiere dell’antimafia, sarà il candidato sindaco di una lista che avrà il simbolo del Partito Democratico ma che racchiuderà anche le varie anime che si riconoscono nella sinistra a Castelvetrano. Dai radicali ad Articolo 1, dai socialisti alla Sinistra per Castelvetrano nessuno ha avuto dubbi nell’indicare nel 44enne architetto l’uomo da cui ripartire. Del resto anche noi lo avevamo anticipato già ieri nell’articolo sul borsino dei candidati, che potete leggere qui: https://www.primapaginacastelvetrano.it/il-borsino-dei-candidati-spunta-giaramita-torna-martire-conferme-per-alfano-brillo-e-pellerito-e-se-il-pd-mettesse-in-campo-calamia/ 
Eletto per la prima volta nei Ds nel 2001, è stato poi riconfermato nel PD sia nel 2007 che nel 2012.
Nel frattempo è rimasto vittima di alcuni deplorevoli atti intimidatori da parte di alcuni sodali della locale cosca mafiosa. Nel corso della campagna elettorale per le regionali del 2012 si avvicinò all’on. Rosario Crocetta, poi eletto Governatore regionale, che lo volle nel suo staff assegnandogli un incarico all’assessorato territorio e ambiente con Mariella Lo Bello, e poi destinandolo allo staff dell’assessore alla salute, quando venne diretto dal l’onorevole Baldo Gucciardi. Dal 2017 ricopre un incarico all’interno del gruppo parlamentare del PD in seno all’Assemblea Regionale Siciliana.
Sposato con la signora Angela Maria ha tre figli.
