Pallacanestro Trapani, è davvero Amici il problema?

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
23 Ottobre 2019 11:57
Pallacanestro Trapani, è davvero Amici il problema?

Il caso Amici, a Trapani, continua a tenere banco, oscurando il resto. Molteplici le discussioni, specialmente nella tifoseria, su quella che dovrebbe essere la sanzione della società per il giocatore, dopo il caos a fine partita domenica scorsa contro Capo d'Orlando. Una situazione che sta letteralmente oscurando quelli che sono i problemi attualmente emersi dopo 3 giornate di campionato. Senza gli attriti tra il pubblico ed il giocatore, oggi si parlerebbe solamente di una sconfitta pesante e di cosa non gira a dovere.

Proviamo a fare un'analisi complessiva, spezzando una lancia in favore del numero 19 granata, partendo proprio dal finale di partita. Il pubblico può certamente lamentarsi, criticare, arrabbiarsi. Fa parte del gioco ed è giusto che sia cosi. Il pubblico non dovrebbe però fischiare dopo 15 minuti di partita, cosa accaduta e francamente difficilmente comprensibile visto che le squadre erano praticamente in perfetta parità. Abbiamo appreso che ad accendere Alessandro Amici sarebbe stata la frase "hai perso 50 palloni", parole certamente non offensive ma oggettivamente provocatorie se pronunciate a pochi metri da un giocatore a pochi secondi dalla fine della partita.

Chissà cosa sarebbe accaduto se al posto di Amici vi fosse stato qualcun altro ma auspichiamo che la testa e le orecchie dei cestisti granata siano sempre rivolte verso il rettangolo di gioco e non verso le tribune. Cosa non sta funzionando in questa Pallacanestro Trapani? Una squadra allestita per navigare nelle zone medio-alte della classifica che al momento non sembra però girare come tutti speravano. La regia, affidata all'esperto Spizzichini non ha convinto e non solo in occasione del derby.

Bene ha svolto il suo compito il giovane Bonacini, tornato in panchina negli ultimi minuti dove coach Parente ha preferito l'esperienza per terminare l'incontro. Corbett vive di fiammate, un americano sicuramente forte che ha però bisogno di essere messo in ritmo per rendere al meglio al pari di Goins, del quale si vede però la voglia di essere uno dei protagonisti della stagione. Anche per Amici, cui in realtà vanno imputate 8 palle perse e non 50, la stagione è ancora in chiaroscuro. Il talento c'è ma probabilmente, ogni tanto, un pò di panchina per rinfrescare le idee e tornare determinante in campo può fargli solamente bene.

A coach Parente si imputa di aver gestito male il finale di partita. La scelta di mantenere in campo i "senatori" non ha convinto molto ma si è trattato di una scelta ben precisa: responsabilizzare al massimo chi deve tirare nelle azioni che contano. Una linea chiarissima evidenziata nettamente anche in conferenza stampa che, dando un'occhiata sugli altri campi, trova il favore della stragrande maggioranza dei suoi colleghi. D'altronde, è forse sbagliato chiedere uno sforzo agli uomini più rappresentativi ed esperti, specialmente negli ultimi minuti di un derby? Non va dimenticata la giovane età del coach granata, che ha dimostrato di valere e non può essere una singola partita a cambiare le cose.

Insomma, sul povero Amici - che ha sbagliato senza ombra di dubbio ma che ora va recuperato perchè la stagione è appena cominciata - sono piovute critiche di ogni genere. L'attenzione è stata distratta ma ai più acuti non sarà sfuggito come nell'ultimo minuto di Trapani-Capo d'Orlando nessuno o quasi volesse prendersi le responsabilità più importanti del match. Bisogna ripartire da questo frangente e resettare. Coach Parente dalla panchina e capitan Andrea Renzi - quasi completamente recuperato - dal campo, devono assolutamente compattare il gruppo e trovare la quadra.

Sabato sta arrivando e la prossima partita in quel di Roma va portata a casa a tutti i costi, più per il morale che per la classifica. Emanuele Barbara

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