Ospedale di Castelvetrano, Vaccara scrive ai commissari per sollecitare un intervento

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
02 Agosto 2018 14:10
Ospedale di Castelvetrano, Vaccara scrive ai commissari per sollecitare un intervento

Il responsabile del Movimento Insieme si può, Ninni Vaccara ha scritto una nota ai Commissari straordinari del comune di Castelvetrano sulla modifica del Piano sanitario regionale  e il declassamento  dell’Ospedale “Vittorio Emanuele II “ di Castelvetrano . Ve la proponiamo integralmente:   Il movimento politicoInsieme si può “ , nella continuità della sua azione politica , nel rispetto dei ruoli e dei rapporti Istituzionali , facendosi tramite e voce dei cittadini di Castelvetrano     , ringrazia i Commissari Straordinari , nella persona del Dott.

Caccamo , per l’interessamento alla problematica della chiusura e declassamento di alcuni reparti dell’Ospedale di Castelvetrano e per la nota del 30 luglio 2018 , in cui ci venivano riferiti tutti i passaggi istituzionali che erano stati effettuati ed in particolare alla nota indirizzata all’Assessorato Regionale alla Salute e al coinvolgimento del Prefetto e del Sindaco di Trapani . Purtroppo le nostre passate preoccupazioni sulla sorte dell’OSPEDALE  di CASTELVETRANO , come abbiamo visto , in queste ultime settimane , si sono concretizzate e palesate nella bozza di presentazione del nuovo Piano sanitario regionale e nelle successive polemiche e mobilitazioni  , che  hanno portato ad una successiva modifica ed integrazione nel numero dei posti letto e dei reparti che rimanevano attivi .

L’attuale nuova riformulazione che riporta a 116 posti letto , non consente al nostro ospedale di rimanere nelle sue attuali funzioni , perché a fine anno verrebbe ulteriormente declassato perché in questo caso , non raggiungerebbe la soglia minima di 120 posti letto prevista dal Decreto Balduzzi . Questo , disegno politico , viene avvalorato dalla prevista chiusura del Reparto di Rianimazione , che oggi con i quattro posti che ha a disposizione consentirebbe di raggiungere i fatidici 120 posti letto  .

Quindi attualmente la situazione , anche se è cambiata , rispetto alla prima presentazione del Piano sanitario , non soddisfa le esigenze e non tutela il diritto alla salute di tutti i cittadini della Valle del Belice , che hanno come punto di riferimento il nostro Ospedale cittadino . Inoltre non si riesce a capire , come mai molti Reparti attualmente operativi e funzionali , dovrebbero essere declassati , perdere il primariato e diventare strutture semplici , costringendo gli utenti a spostamenti kilometrici , per avere giusta assistenza sanitaria ,quando  l’intero  comprensorio della Valle del Belice è più grande e popolato di una città metropolitana .

Nel nuovo Piano sanitario rivisitato , adesso spunta fuori che il Reparto di U.O. Chirurgia Generale , pur mantenendo gli attuali 14 posti letto , viene declassato a UOSD , senza tener conto degli attuali dati e prestazioni sanitarie assicurate a tutto il territorio , passando inspiegabilmente e  di fatto da Unità Operativa , che ha dato riscontri  di eccellenza ,  ad Unità Operativa Semplice Dipartimentale  , un’ingiustizia che potrebbe essere smontata , confrontando i dati in possesso dell’ASP di Trapani , dove si riscontrano cifre impressionanti di cui l’intera ASP e l’Assessorato Regionale alla Sanità  , non hanno  tenuto conto .

I dati specifici,  dimostrano che solo nel Reparto di Chirurgia Generale sono state effettuate 9.568 prestazioni sanitarie  esclusivamente nell’anno 2017  :

  • Prestazioni presso ambulatorio per esterni :  190
  • Consulenze varie per tutti gli altri reparti  : 2.068
  • Prestazioni di endoscopia :  473
  • Ricoveri e degenza : 1.344
  • Attivazioni day hospital : 135
  • Attivazioni day service : 358
  • Interventi chirurgici : 1.023
  • Totale pazienti assistiti : 568
Questo dimostra la mole di utenza e di pazienti  che si rivolgono al servizio pubblico e la richiesta di assistenza sanitaria che gira in solo Reparto , se a questo aggiungiamo i circa 600 parti che si sono registrati nel punto nascita dell’Ospedale di Castelvetrano e i dati di tutti gli altri Reparti , in cui si registrano come nel caso del Pronto Soccorso migliaia e migliaia di prestazioni effettuate , verrebbe da considerare che le ultime scelte politiche effettuate sono sbagliate  , e fatte con criteri distanti dalle realtà sia geografiche sia in termini di prestazioni elargite ed assicurate e di budget raggiunti , che hanno permesso di far  entrare nelle casse pubbliche milioni di euro generati dai ticket sanitari pagati dai pazienti .

Quindi , egregi Commissari Straordinari , chiediamo anche questa volta un Vostro interessamento ,  sul nostro Ospedale cittadino ,perché  non si possono declassare i Reparti che hanno un’altissima professionalità acquisita negli anni e riconosciuta dagli utenti  , senza entrare nel merito dei numeri e delle prestazioni e senza conoscere minimamente la realtà locale . Non  ci lasceremo scippare il Reparto di Rianimazione , senza far nulla e nel silenzio più assoluto , come si è fatto nel passato e come si vorrebbe continuare a fare ancora  oggi .

Abbiamo saputo che ci sono state riunioni e richieste specifiche di altri sindaci ,a cui far gola la nostra Rianimazione e  che vorrebbero potenziare i loro ospedali cittadini e che sulla Sanità , si stanno giocando grossi interessi politici  , in vista di future amministrazioni in scadenza elettorale ,da cui siamo distanti e a cui non siamo interessati e che ci potano a  ripetere  con forza …. il nostro ospedale “ Vittorio Emanuele II “ non si tocca. Con questa lettera  aperta , chiediamo un coinvolgimento diretto anche dei Sindaci e delle Amministrazioni dei comuni vicini e dell’intera Valle del Belice , del Prefetto nonché la vigilanza attenta di tutti i cittadini e di tutte le associazioni , movimenti e partiti politici , perché questa deve essere un’iniziativa che coinvolga tutti indistintamente , qui mettiamo in gioco non soltanto la struttura fisica dell’Ospedale , ma anche il nostro diritto ad essere assistiti e curati nel territorio in cui viviamo garantito dall’art.32 della Costituzione  “ La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività …”.

  Per il MOVIMENTO “INSIEME SI PUO’ “ Ninni Vaccara

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