Non sono di Castelverano, ma anch’io sostengo la battaglia per salvare l’ospedale

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
23 Settembre 2020 10:47
Non sono di Castelverano, ma anch’io sostengo la battaglia per salvare l’ospedale

Non sono castelvetranese e su questo non ci piove, ma con grande convinzione ho voluto anch'io apporre la mia firma al banchetto di "Orgoglio castelvetranese" a difesa dell'ospedale locale. Mi spiace di non essere residente in Sicilia perchè come tanti cittadini avrei riconsegnato le schede elettorali. Non hanno più il valore di un tempo. Riconsegnarle è un messaggio forte che la politica tutta dovrebbe tenere in debita considerazione. Lecita la domanda che potranno porsi molti, del tipo: "Ma a chista cu ci lu fici fari???" Diverse sono le ragioni, supportate da ovvietà delle quali le le" razze politicanti" in regione  non si sono accorte.

Intanto meglio precisare che la Salute è un diritto e tutti devono poterne godere. Non mi dilungo a scrivere della telenovela legata all'ospedale di Castelvetrano perchè è estremamente noiosa come tutte le telenovele, soprattutto perchè non ha un senso logico la riorganizzazione (mah... si fa per dire) proposta dalla Regione. Probabilmente c'è qualche difficoltà a fare i conti: l'ospedale di Castelverano serve a tutta la comunità del Belice, non solo ai castelvetranesi. Ha la pista di atterraggio per le eliambulanze (sempre che funzionino le luci sul tetto), cosa non da poco che permette di salvare molte vite.

A gennaio di quest'anno l'assessore alla Sanità Ruggero Razza smentiva il declassamento dell'ospedale belicino (belicino, sì perchè checche se ne dica è l'Ospedale del Belice). E allora pongo le seguenti domande. dav "Perchè trasferire i reparti di oncologia ed anatomia patologica?).

"Perchè buttare al vento 3 milioni di euro di fondi pubblici che nel 2013 furno destinati al reparto di terapia intensiva collegata con la dialisi e in grado di trattare pazienti infetti?". "Qualche volta in Regione hanno guardato la cartina geografica della Sicilia, giusto appunto per vedere che 3 ospedali a 20 km l'uno dall'altro diventeranno di I livello, con una bacino di utenza molto inferiore a quello di almeno 100 mila persone che ora ususfruiscono dell'ospedale castelvetranese?" Togli di qua, togli di là alla fine rimarrà un immobile informe degno di una politica tutt'altro che rigorosa ma avvezza allo sperpero di denaro pubblico (in lire il Vittorio Emanuele è costato 75 miliardi, non sono bruscolini!!!!).

"Orgoglio castelvetranese" con i suoi rappresentanti fa degnamente la sua parte, è tempo però che la cittadinanza castelvetranese tutta unita faccia la sua, supportando in ogni modo chi sta difendendo con le unghie e con i denti il diritto fondamentale alla Salute. Elena Manzini

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