Giuseppe Patti, diciassettenne partannese, studente presso l'istituto alberghiero "V. Titone" di Castelvetrano e scout del gruppo Agesci Partanna 1, ha partecipato in qualità di volontario al pellegrinaggio a Lourdes, organizzato dall'UNITALSI, il così detto "treno bianco". Giuseppe ci racconta che l'esperienza che ha fatto a Lourdes è stata una tra le più belle dimostrazioni di servizio che abbia mai fatto, anche perché si è reso conto di come il mettersi a disposizione dell'ammalato o del prossimo in generale dia alla fine grandi soddisfazioni.
La stanchezza e la fatica, l'abituarsi al clima diverso rispetto a quello a cui è abituato, erano nulla difronte alle sofferenze degli ammalati che ha accompagnato insieme a tanti altri volontari. - Cosa ricordi con particolare emozione? "Le persone meno fortunate di me che mi guardavano e mi sorridevano". - Come hai affrontato questa esperienza? "Forza di volontà ma soprattutto l'allegria che mi ha permesso di affrontare e vivere questo pellegrinaggio nel migliore dei modi, ho avuto la possibilità di stringere anche delle forti amicizie non solo con gli ammalati, ma anche con tutti i ragazzi che come me sono venuti a Lourdes".
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