Mario Giorgi, Castiglione e migliaia di campobellesi per l’ultimo saluto a Caravà

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
01 Ottobre 2017 14:38
Mario Giorgi, Castiglione e migliaia di campobellesi per l’ultimo saluto a Caravà

Un lungo, quasi interminabile, applauso della sua gente, ha accompagnato Ciro Caravà nel suo ultimo viaggio terreno. Si sono svolti ieri pomeriggio, presso la chiesa Madre di Campobello di Mazara, i funerali dell’ex sindaco Ciro Caravà alla presenza di oltre duemila persone che hanno gremito la chiesa e rimanendo anche fuori dall’edificio di culto per l’impossibilità ad entrare. Il carro funebre si è fermato in prossimità del Municipio e da lì, fino a dentro la chiesa il  feretro è stato portato a spalla da alcuni amici, tra gli applausi.

Nel corso della celebrazione funebre Don Pietro Pisciotta ha raccontato della sua ingiusta detenzione e del grande amore che lo stesso ha avuto per la sua famiglia e per la sua Campobello per la quale ha lavorato con grande dedizione. Anche l’attuale sindaco,Giuseppe Castiglione, ha preso parola ed a nome dell’Amministrazione comunale, ha formulato le sue più sentite condoglianze alla famiglia dell’ex sindaco Ciro Caravà per la tragica e prematura scomparsa del loro familiare.

«Ciro Caravà, che ha ricoperto la carica di sindaco di Campobello di Mazara dal 2006 al 2011, era riuscito a dimostrare la sua estraneità alle gravi accuse che gli erano state mosse nella triste vicenda giudiziaria che ha segnato fortemente la sua storia personale e quella del nostro Comune – ha dichiarato Castiglione – L’ex sindaco sarà sicuramente ricordato da tutti i campobellesi soprattutto per la sua generosità e per la sua particolare vicinanza alle classi più deboli della società”

Particolarmente toccante la lettera che il coordinatore di Io Amo Campobello, Mario Giorgi, ha diffuso per ricordare l’amico scomparso. Ecco il testo della lettera:

“Quello che si prova non si può spiegare. Dietro non si torna. Quando ormai si vola in cielo non si può più cadere” 29 settembre 2017, un giorno memorabile, da dimenticare per l’ondata di disperazione che ha attraversato tutto Campobello.

Ciro sei volato via come un soffio di vento, strappato dall’affetto dei suoi cari da un banale incidente fisico. Ci siamo conosciuti nel 1973 per la Costituzione della FGCI (Federazione Giovanile Comunisti italiani) perché insieme ad altri giovani credevamo nel rinnovamento della nostra società. Quanto lavoro! Quante notti ad affiggere manifesti! Quanti programmi! Quante campagne elettorali! Quante battaglie insieme, fianco a fianco, di dedizione al dovere civico!Ci accumunava la passione per la politica e l’amore per la nostra terra, che con il tempo si è trasformata anche in un‘inestimabile affetto.

Negli anni anche nelle diversità di opinioni politiche , dentro di noi, la nostra amicizia è rimasta indelebile. Eri davvero un uomo pieno di dignità e umiltà di notevole valore e statura umana. Negli ultimi 6 anni hai davvero sofferto tanto ma hai dimostrato e dato lezioni della tua lealtà, dignità e orgoglio. Hai affrontato le grosse intemperie giudiziarie con il tuo solito coraggio, ma sempre a testa alta, con l’affetto della tua famiglie e dei “veri” amici rimasti.

Negli ultimi tempi mi parlavi spesso di taluni ex amici che indossata la maschera, sono stati come le ombre, ci sono solo nei momenti di sole. Ti ricorderemo Ciro per la tua grandezza d’animo e per il suo senso di attaccamento alla famiglia. Per l’affetto politico che ci legava, il Movimento Politico “Io Amo Campobello” porge le più sentite condoglianze alle famiglie Caravà e Riti. Alla moglie Rita, ai figli Angelo e Girolamo scusatemi se non so trovare parole più intelligenti e adatte a risollevarvi dalla disperazione, vi sono vicino con tutta la forza della mia profonda amicizia.

Vi invito con fede la certezza che le anime dei buoni sono tra le braccia di DIO e vi dia conforto in questo doloroso momento. Sappiate che potete contare su di me e su chi negli ultimi anni vi sono stati vicini. Caro amico, il tuo prematuro addio è stata la più brutta sconfitta di quasi 45 anni trascorsi insieme a far crescere i nostri giovani, ma soprattutto a dar loro i sani principi di vita. Sono sicuro che la sofferenza terrena, ha trasformato il tuo stato di benessere in cielo, tra gli Angeli e al cospetto di DIO.Dall’alto continuerai a guardarci e a proteggerci, guidando con sapienza la tua famiglia e me, affinchè possiamo continuare a trasmettere i grandi valori di vita che abbiamo condiviso.

Ciao Ciro

                                                                                               

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