Le porte in compensato che deturpano Palazzo Pignatelli

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
11 Ottobre 2017 06:03
Le porte in compensato che deturpano Palazzo Pignatelli

 La mia consueta passeggiata notturna nel Sistema delle Piazze, sempre più desolatamente  vuoto e quasi minaccioso nella sua bellezza ormai sprecata da frequentazioni che poco lo nobilitano, ieri sera ha vissuto un’ulteriore ferita che mai mi sarei sognato di vedere. La collocazione di alcune pareti di legno, sulla facciata di Palazzo Pignatelli è stata una ferita peggiore di quanto il mio povero cuore potesse sopportare. Il fallimento definitivo di un progetto quello di rilanciare e rendere il cuore pulsante della città, il salotto buono e le mille altre definizioni che si sprecarono nel corso degli anni.

Vedere quelle orribili porte in legno, degne di un cantiere forse, non certo dello storico palazzo che fu dimora dei Pignatelli, casa giuratoria, sede del massimo consesso civico e del primo cittadino e che oggi ospita la commissione straordinaria, cioè lo Stato, è qualcosa di insostenibile. Mi chiedo come mai nessuno si sia ancora accorto di questo scempio, il titolare di una licenza commerciale, che per anni ha occupato il piano terra del Palazzo municipale senza corrispondere alcun canone d’affitto, e che oggi probabilmente poiché destinatario di un provvedimento di sfratto, asporta arbitrariamente le porte in vetro e acciaio, anche su questa scelta architettonica ci sarebbe parecchio da discutere, per collocarvi delle indegne pareti in legno? Nessuno degli indignados castelvetranesi ha visto nulla? Nessuno degli uomini di cultura pronti a pontificare, spesso celandosi dietro riconoscibili nick-name, ha visto nulla? Nessun impiegato comunale ha visto nulla? Nessun agente di Polizia Municipale? Nessun componente della Commissione Straordinaria? Nessuno dei frequentatori dei circoli cittadini ha visto nulla? Quelle porte di legno sono il paradigma di come si sia ridotta questa città, ormai impermeabile a tutto, ormai incapace di rialzare la testa, come se dovesse espiare chissà quale inconfessabile colpa.

Dr. Caccamo la prego di intervenire quell’obbrobrio non può continuare a deturpare la nostra vista.

Fine prima parte

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