L’Asp Trapani comunica che domani ci sarà la riapertura della Rsa di Castelvetrano

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
10 Settembre 2018 16:04
L’Asp Trapani comunica che domani ci sarà la riapertura della Rsa di Castelvetrano

"Riaprirà domani la Residenza Sanitaria Assistita del Distretto di Castelvetrano dell’ASP di Trapani. Era stata chiusa temporaneamente  lo scorso anno a causa della carenza di personale medico." Lo annuncia il commissario dell’ASP Giovanni Bavetta. Si tratta di un importante tassello del processo di deospedalizzazione sul territorio, un servizio apprezzato dai cittadini. Con 30 posti letto, ospita anziani prevalentemente non autosufficienti e disabili che non si possono assistere a domicilio, per l'assenza di un supporto familiare o dimessi dal nosocomio dopo una malattia, purché non affetti da patologie acute che necessitano di un ricovero ospedaliero,   Le RSAsono strutture residenziali finalizzate a fornire ospitalità, prestazioni sanitarie, di recupero funzionale e di inserimento sociale a persone non autosufficienti in condizioni di instabilità clinica e immobilità derivati da esiti di patologie acute, richiedenti un’assistenza sanitaria e  socio-sanitaria che garantisca il supporto alla mancata autonomia familiare, non assistibili a domicilio, e che pur tuttavia non necessitano di ricovero in strutture ospedaliere o di riabilitazione globale.

La struttura residenziale sanitaria è stata realizzata all’interno dell’ex convento della Madonna dell’Itria, già ospedale vecchio di Castelvetrano, e aperta nell’aprile 2011 con i primi ricoveri. Comunicato Stampa Asp Trapani nella foto di F. Leone il taglio del nastro alla presenza dell'assessore alla sanità del tempo Massimo Russo e dell'allora sindaco Gianni Pompeo, del vescovo Domenico Mogavero e di altri sindaci del territorio. Cenni storici sulla RSA La struttura residenziale Sanitaria di Castelvetrano è stata realizzata all’interno dell’ex convento della Madonna dell’Itria sorto nel XVII secolo e precisamente nel 1621 per volontà della famiglia Gonzaga sui ruderi di una vecchia chiesa dedicata al culto di San Vito.

Per oltre 250 anni vi operarono diverse congregazioni Monastiche fino agli inizi del secolo scorso. Infatti risale ai primi anni del 1900 la vocazione a realizzare un ospedale attiguo alla chiesa di San Antonio Abate. Si scelsero così i locali del convento che dopo una adeguata ristrutturazione venne reso funzionale come presidio ospedaliero di Zona fino al 1968 epoca in cui, a seguito del Terremoto che investì i Paesi della valle del Belice, l’Ospedale ormai datato e l’edificio in cattive condizioni venne dichiarato inagibile e chiuso all’assistenza sanitaria.

Dopo tanti anni di abbandono, nel 1992 l’edificio venne identificato per essere destinato a Residenza Sanitaria e nel decennio successivo iniziarono i lavori definitivamente completati nel 2008 e consegnati all’ASP nel 2009. Nel 2010 effettuati i relativi collaudi e acquisite le dovute autorizzazioni la struttura venne inaugurata alla presenza dell’assessore regionale Massimo Russo, fino alla “temporanea” chiusura di circa due anni fa      

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