La seconda assoluzione per Calogero Giambalvo. Cosa rimane della giustizia?

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
12 Gennaio 2018 15:15
La seconda assoluzione per Calogero Giambalvo. Cosa rimane della giustizia?

Il "caso Giambalvo" che aveva avuto risonanza nazionale, quando una persona (Lillo Giambalvo) era già stata condannata senza aspettare i vari gradi della Giustizia, si è sgonfiato. Così come via via si stanno "sgonfiando" tutte le dichiarazioni di presunti pentiti, presunti collaboratori di giustizia. Nel corso degli anni le dichiarazioni dei "presunti" hanno portato in carcere tante persone poi, sempre molto poi, risultate innocenti in quanto le dichiarazioni risultavano infondate o si accertava che il presunto" mentisse per suo meri scopi personali o per deviare le indagini.

Tutta questa vicenda ed altre che hanno dell'assurdo (basti ricordare un procedimento aperto a Marsala dove vittima e testimoni scagionano il presunto colpevole, "l'accoltellamento di Capodanno", meglio conosciuto) mi portano a domandarmi: quanto sono costate alla comunità tutte queste falsità? Quanto costano tutte le intercettazioni fatte in quel di Castelvetrano (non si può tossire due volte che la cosa si è sparsa ovunque) ad esempio? Il problema non è solo di Castelvetrano ma dell'Italia tutta.

Fino a che punto certi procuratori conoscono la materia che trattano? Talvolta sembra giochino a "tirarla alla lunga" (un po' come accade con certi lavoratori statali per dirla breve). Se invece nel nostro ordinamento giudiziario esistesse la "responsabilità civile e penale" di alcune figure legate alla Giustizia, accadrebbero le stesse cose? Orbene Calogero Giambalvo è alla seconda assoluzione. Il comune di Castelvetrano, in seguito a tutto il clamore suscitato, è stato sciolto per mafia e commissariato.

Il 28 marzo i giudici giudicheranno la legittimità o meno dello scioglimento. Ebbene se lo scioglimento non fosse legittimo chi restituirà alla comunità la montagna di soldi spesi inutilmente? (stipendi consistenti compresi). E se invece sarà giudicato legittimo, ci si troverebbe ad assistere con impotenza al lento ed inesorabile declino di Castevetrano e delle sue frazioni, vista la pressochè totale immobilità dovuta alla inutile burocrazia che è la scusa buona per ogni occasione? E se fosse dichiarato il default? Riprenderebbero i giochetti sottobanco, le promesse (in generale mai mantenute), il chiacchiericcio infruttifero? Però si sta facendo terra bruciata attorno a Matteo Messina Denaro grazie allo spiegamento di forze di polizia attive sul territorio (quanto ci costa?).

E nel frattempo “Mama Africa” (gli spacciatori nigeriani) libera di spacciare ovunque sotto gli occhi di tutti, libera di circolare in scooter (a proposito e la patente?), chissà se bollati ed assicurati, si bruciano montagne di rifiuti (e Miss Diossina ringrazia), ladri e rapinatori sempre all’opera così come i vandali. Però si sta facendo terra bruciata attorno a Matteo Messina Denaro. Elena Manzini

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