Italia Nostra dice no alla demolizione disposta dal Sindaco Alfano di un fabbricato di pregio storico

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
14 Gennaio 2020 08:52
Italia Nostra dice no alla demolizione disposta dal Sindaco Alfano di un fabbricato  di pregio storico

Con una lettera indirizzata al Sindaco, all'assessore alla cultura, a quello all'urbanistica ed alla Soprintendenza il comitato cittadino di Italia Nostra dice no alla demolizione disposta dal primo cittadino per un edificio storico. di seguito il testo integrale   Oggetto: Ordinanze nn.14/2019 E N.55/2019 di demolizione di fabbricato di pregio storico in Castelvetrano individuato al N.C.E.U. di Castelvetrano al F. 183 part.1281 subb 1-2-3; part. 1282 sub 1; F- 183 part.1281 sub 4; part.1282 subb 2-3-4-5-6-7-8-9-10-11-12-13_ Segnalazione e richiesta di revoca.   Premesso: l’Ordinanza Sindacale n.

14 del 9/07/2019 e la successiva Ordinanza n. 55 del 27/12/2019 del Comune di Castelvetrano ordinano ai proprietari di uno storico fabbricato all’angolo della via Felice Orsini con la via Rosolino Pilo, “la demolizione o in subordine la messa in sicurezza” del fabbricato in oggetto.   Considerato:

  • che in entrambi i procedimenti nessun cenno viene evidenziato nel merito del fatto che tale edificio ai sensi delle “Prescrizioni Esecutive del Centro Storico”, tav 5 del P.R.G., viene individuato tra gli immobili di “valore monumentale, architettonico ed ambientale”;
  • che si tratta infatti dell’ex convento degli Agostiniani, intitolato alla Madonna della Consolazione, edificato nel 1650 (cfr.

    Cancila R., Calcara F.S., Giardina A., La città palmosa: una storia di Castelvetrano, ed. Officina di Studi Medievali, PA 2010). Successivamente il convento è stato chiuso e l’immobile venduto a privati (cfr. G.B. Ferrigno);

  • che per le sue peculiarità di pregio storico l’intero isolato è stato oggetto di studio da parte dell’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del CNR di Roma (cfr. Luciano Cessari e Elena GIgliardelli, Metodologie di valutazione della compatibilità degli interventi conservativi, Gangemi, RM 2016);
  • che chi ha avuto la possibilità di visitarlo trova un immobile sicuramente molto rimaneggiato dal ‘700 ad oggi, ma con intere parti perfettamente conservate ed identificabili, meritevoli di tutela e salvaguardia.

    In modo particolare il chiostro è ancora intatto nel lato sud e in quello est.

Vista: La sintetica documentazione fotografica qui allegata Prospetto sulla via Rosolino Pilo (da notare l’allineamento dei balconi a testimonianza di un unico solaio di calpestio) Il porticato Il fregio vescovile sopra l’ingresso principale        
  • la segnalazione pervenuta dai soci e componenti il presidio castelvetranese di questa Associazione;
Ciò Premesso, Considerato e Visto, gli scriventi sono portati a credere che le Ordinanze di demolizione, all’oggetto richiamate e relative a siffatto complesso monumentale, siano state conseguenza di un mero errore di valutazione da parte di codesto Comune.

Pertanto questa sezione di ITALIA NOSTRA SEGNALA alla competente Soprintendenza ai BB.CC.AA. la presunta violazione del disposto di tutela di cui al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio; INVITA codesta Amministrazione Comunale a REVOCARE le Ordinanze richiamate all’oggetto al fine di salvaguardare l’integrità del bene architettonico storico. Per assicurare la salvaguardia dell’incolumità pubblica e privata, accertata la negligenza degli aventi titolo,  codesta A.C.

potrà  avvalersi di altre forme di Ordinanza purchè esse siano conformi alle indicazioni del Codice dei Beni culturali e garantiscano la tutela del bene storico attuando quelle tecniche e quelle procedure più consone alla dignità del manufatto storico. Con riserva di altra azione, si porgono deferenti saluti. Per il Consiglio Direttivo, la Presidente Prof. Anna Maria Piepoli

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