Importanti novità dal processo per l’omicidio della giovane marsalese Nicoletta Indelicato.

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
24 Ottobre 2019 08:38
Importanti novità dal processo per l’omicidio della giovane marsalese Nicoletta Indelicato.

Ci sarebbero delle novità in merito all’omicidio della 25enne marsalese Nicoletta Indelicato. Infatti nella prima udienza del processo, avviato il 21 ottobre davanti la Corte d'assise di Trapani, è stata acquisita un’intercettazione attraverso la quale si evince che Margareta Buffa avrebbe suggerito al suo complice Carmelo Bonetta  di far sparire il cadavere della Indelicato. Ricordiamo che per Buffa (30 anni di origine rumena) e Bonetta (35 anni), il gup di Marsala Riccardo Alcamo, accogliendo la richiesta della Procura, aveva disposto il giudizio immediato.

Il processo in Corte d'assise è stato, però, avviato nei confronti della sola Buffa, perché Bonetta ha chiesto il rito abbreviato;  l'assassino reo confesso sarà, quindi, giudicato davanti al gup di Marsala. Nicoletta Indelicato fu uccisa con dodici coltellate e poi parzialmente bruciata la notte tra il 16 e il 17 marzo scorsi nelle campagne di contrada Sant'Onofrio, nell'entroterra di Marsala. Bonetta fu arrestato dopo avere ammesso di essere stato l'autore materiale del delitto, aggiungendo di avere agito d'intesa con Margareta Buffa.

E fu lo stesso omicida, all'alba del 20 marzo, a condurre gli inquirenti sul luogo in cui era stato abbandonato il cadavere: in un vigneto di contrada Sant'Onofrio, a circa 8 chilometri dal centro di Marsala. In quel posto, sarebbero arrivati con la Lancia Y di Buffa, che poi ha dichiarato che Bonetta si era nascosto nel bagagliaio, per uscire quando si sono fermati in aperta campagna e accoltellare Nicoletta. Nel capo d'accusa, però, si legge che "entrambi" avrebbero accoltellato Nicoletta Indelicato, anche lei di origini romene e adottata da una famiglia di Marsala come la Buffa; I tre, spesso, la sera uscivano insieme.

Gli inquirenti, però, affermano di non essere riusciti a focalizzare il movente dell'omicidio. (in foto collage di copertina da sx Margareta Buffa, Carmelo Bonetta e Nicoletta Indelicato) Nella prima udienza in Corte d'assise, è emerso che a dare una svolta alle indagini fu una intercettazione ambientale dei carabinieri. Mentre Buffa e Bonetta erano nella sala d'attesa della caserma di Marsala, lei disse: "Non gli fare trovare il corpo. Da qui voglio uscire con la mia auto". Lui rispose: "Zitta!".

A quel punto, i carabinieri li misero sotto torchio. L'intercettazione è stata acquisita al processo. Dopo il delitto, Margareta Buffa e Carmelo Bonetta si erano cambiati d'abito per andare a ballare in un locale di Castelvetrano allo scopo di farsi un alibi. La Buffa si è sempre dichiarata innocente, puntando l'indice accusatore contro Bonetta. La prossima udienza presso la Corte d'assise di Trapani è stata fissata per il 4 novembre e prevede l'escussione di nove testimoni della Procura. Francesco Mezzapelle

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