Il ricordo di Tarcisio Catanese ed il legame che unisce la Cremonese alla Folgore Castelvetrano

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
24 Gennaio 2020 13:09
Il ricordo di Tarcisio Catanese ed il legame che unisce la Cremonese alla Folgore Castelvetrano

Castelvetrano, il paese del Pane Nero, dell'Oro Verde della Nocellara, del Parco Archeologico di Selinunte e Cremona, la città delle quattro T,  hanno avuto la fortuna di poter conoscere un grande uomo di sport. C'è un filo sottile che unisce la Us Cremonese alla Folgore di Castelvetrano, è uno filo che parte da una storica promozione in serie B per i grigiorossi e che arriva alla panchina rossonera di Castelvetrano. Questo filo è quello di Tarcisio Catanese, siciliano,  ex giocatore  ed  ex   allenatore,  purtroppo  prematuramente  scomparso a soli 49 anni, nel marzo 2017.

nella foto un bel primo piano di Mister Catanese Catanese, con le scarpine ai piedi, aveva giocato in tante squadre ma nel 1997/98, a Cremona, aiuterà la squadra a ritrovare la serie B nonostante le traversie societarie che stavano attraversando la società fondata nel 1903.

Dopo circa 20 anni e appese le scarpe al chiodo, Catanese siederà sulla panchina della Folgore di Catelvetrano, anche in questo caso dopo aver lavorato con diverse squadre (Montevarchi, Brescello, Reggiana). A Cremona, Tarcisio fece un campionato “con i fiocchi”, 3 gol, infortuni quasi zero, un gran lavoro a centrocampo con gambe, cuore e testa al servizio della squadra. In quel campionato verso la fine del millennio, in città pochissimi si sarebbero aspettati una promozione, cosi come ancora meno persone erano sicure che la società avesse tenuto ai problemi finanziari che la stavano schiacciando.

Catanese e il suo gruppo fecero quella sorta di miracolo che di solito si vede solo nei film, affiatati e compatti renderanno onore al loro lavoro ed ai loro tifosi con un campionato giocato senza mai tirarsi indietro, diedero  una speranza  e una  voglia di  continuare ad  una  intera  città. nella foto Catanese con il presidente Gaspare Raineri Dopo un ventennio Tarcisio siederà sulla panchina della Folgore (novembre 2015), dopo le dimissioni di Alberto Amoroso.  Di certo pronto a dare gambe, cuore e testa per onorare una società e i suoi tifosi, perchè certi giocatori nascono e vivono così, magari non hanno il talento fantastico di Gianluca Vialli o l'incredibile fisico di Antonio Cabrini, non finiscono in Nazionale e non vincono i Mondiali ma comunque, indossata una maglia o seduti su una panchina, sanno sempre esattamente cosa fare e come farlo nel modo migliore.   A Cremona come a Castelvetrano.

Elena Manzini

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